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Conclusa la bonifica delle acque radioattive alle Terme di Montecatini: via 25 fusti

Fino agli anni '60 venivano utilizzate per produrre acqua termale radioattivata, considerata benefica
 |  Nuove energie

Con un’operazione coordinata dalla Prefettura di Pistoia (con la supervisione dell'Arpat), si è conclusa la bonifica del vecchio laboratorio delle Terme di Montecatini, dove erano custodite le sorgenti radioattive che fino agli anni '60 venivano utilizzate per produrre, appunto, l'acqua termale radioattivata un tempo ambita per i supposti effetti “benefici” sulla salute.

Come rende noto l’Arpat, i materiali contaminati da radio-226 e i sali di bromuro di radio, già confezionati con l'intervento effettuato nel marzo 2013 e caratterizzati definitivamente nel settembre 2014, sono stati caricati su due furgoni e sono partiti per il deposito Nucleco; su tutti i fusti confezionati sono state fatte misure di irraggiamento gamma e di contaminazione superficiale.

In totale, i fusti trasportati sono stati 25, suddivisi in due diversi camion: 3 con i sali di radio e altri 22 con altri materiali e attrezzature contaminati da Ra-226 e altri prodotti di laboratorio.

Redazione Greenreport

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