
Auto elettriche: la Cina costruirà stazioni di ricarica per 5 milioni di veicoli

Il Consiglio degli affari di Stato (il governo centrale cinese) ha annunciato oggi che entro il 2020 realizzerà punti di ricarica sufficienti a soddisfare la domanda di energia di 5 milioni di veicoli elettrici e che «Questa rete coprirà le zone residenziali, i quartieri commerciali, gli spazi pubblici e le autostrade inter-urbane».
Secondo le nuove linee guida tutti i nuovi complessi residenziali dovranno avere punti di ricarca o prevederli, mentre i parcheggi pubblici dovranno destinare almeno il 10% del loro spazio a stazioni di ricarica e ci dovrà essere almeno un punto di ricarica pubblica per ogni 2.000 “new energy vehicles” (Nev).
L’agenzia ufficiale Xinhua spiega che per finanziare il progetto, «il governo incoraggerà l’utilizzo di capitali privati e autorizzerà i fabbricanti di stazioni di ricarica a emettere obbligazioni societarie».
Dopo l’annuncio, le azioni dei produttori di stazioni di ricarica elettrica sono cresciute in borsa e i titoli della Shenzhen Auto Electric Power Plant Co. sono aumentati dello 0,95%, raggiungendo i 33,87 yuan (5,33 dollari).
A fine settembre la Cina si era impegnata a ridurre le emissioni nocive del terribile traffico che blocca le sue metropoli promuovendo l’utilizzo di Nev, per ridurre le emissioni e risparmiare energia e il governo prevede sovvenzioni e riduzioni delle tasse e l’industria delle auto (per non parlare dei motorini elettrici presenti ovunque) negli ultimi due anni ha conosciuto una crescita impressionante. Secondo l’associazione di produttori di auto della Cina, nei primi 8 mesi di quest’anno le vendite di Nev sono cresciute del 270% pour raggiungere le 108.654 unità.
Il Consiglio degli affari di Stato aveva già chiesto il 29 settembre alle autorità locali di togliere le restrizioni alla vendita e i controlli di circolazione per i Nev, mettendo allo stesso tempo un freno ai veicoli che funzionano a carburanti fossili, per stimolare le vendite e lo sviluppo dei veicoli ecologici.
Gli acquirenti di Nev potranno ottenere le targhe delle auto senza fare la domanda e non partecipare così la lotteria per l’assegnazione delle targhe delle grandi metropoli. Ad agosto a Pechino il 40 % dei richiedenti ha ottenuto il permesso di comprare un Nev, mentre i tasso di accettazione delle domande di chi vuole comprare un’auto a benzina o gasolio è di appena lo 0,5 %.
Il Consiglio di Stato presieduto dal premier Li Keqiang aveva confermato che «La Cina incoraggerà i governi locali, le istituzioni pubbliche e le imprese di bus ad utilizzare più Nev. Queste misure hanno come obiettivo quello di ridurre le pressioni energetiche ed ambientali della Cina, di far crescere la produzione e il consumo di veicoli cologici e di incoraggiare delle nuove aree di crescita»..
Secondo Li Jin, ricercatore capo all’Istituto cinese di ricerca delle imprese, «Le nuove misure incoraggeranno lo sviluppo dei Nev, alleggeriranno la pressione sull’ambiente e faciliteranno la modernizzazione della produzione automobilistica».
Ma, nonostante i vantaggi e gli incentivi, gli automobilisti cinesi comprano ancora troppe poche auto elettriche, sia per i prezzi alti che per i sistemi di ricarica poco pratici, mentre per i produttori i costi restano elevati e le tecnologie cinesi non sembrano ancora mature. Le nuove misure decise dal governo potrebbero dare un forte incentivo ad uscire da questo stallo che contribuisce ad avvelenare le città cinesi.
