Skip to main content

Eolico offshore, il Pniec resta zoppo senza Piano di gestione dello spazio marittimo

Si rallentano le fonti pulite mentre si lascia spazio all’avanzata del gas e alla chimera nucleare
 |  Nuove energie

Dopo la sonora bocciatura ricevuta sulla prima proposta di Piano nazionale integrato energia e clima, il Governo ha ripresentato un nuovo Pniec entro i termini indicati dall’Ue.

Paradossalmente, il Pniec che dovrebbe guidare la transizione ecologica del Paese offre invece un ruolo di primo piano al gas, oltre a introdurre l’ipotesi del nucleare. Il Piano nazionale di gestione dello spazio marittimo, che rappresenta invece un tassello preliminare ineludibile per permettere lo sviluppo dell’eolico offshore, ancora non si vede.

Eppure il deferimento deciso dalla Commissione europea alla Corte di giustizia dell'Unione stessa per “non aver correttamente recepito la direttiva che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (Direttiva 2014/89/UE)” risulta essere ormai un fatto concreto e acclarato.

Delle due l’una: o siamo di fronte a mera sciatteria che ha bloccato e ancora blocca l’approvazione del Piano sopracitato (a dieci anni di distanza) oppure c’è un ragionamento mirato a ritardarne l’approvazione finale per favorire volutamente una produzione energetica che penda significativamente verso i settori del gas, e quindi combustibili fossili, strizzando l’occhio al nucleare che verrà e che ancora non c’è. Se ne traggano le conclusioni.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.