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Nell'Adriatico ricompare Diva-Adriana, la foca monaca dell'Istria [PHOTOGALLERY]

 |  Natura e biodiversità

Mentre la Croazia si appresta a dare il via libera alle trivellazioni gasiere e petrolifere al largo delle sue coste e mentre l’Unione europea la ammonisce sulle conseguenze ambientali delle sue scelte, come a testimoniare la delicatezza dell’Adriatico orientale ricompare sulle coste dell’Istria la foca monaca, il più raro mammifero del Mediterraneo.

La sredozemna medvjedica, come la chiamano i croati, si è fatta vedere e fotografare il primo febbraio  nel posto dove meno ci si aspetterebbe: il porto turistico di Pula/Pola, a fotografarla sullo scalo  è stato Boris Muješić, un lettore del giornale istriano Express News che ha pubblicato l’immagine di quella che è presumibilmente “Adriana”, come l'hanno battezzata i croati,  la foca monaca che avrebbe fatto qualche puntata anche sulla vicina costa italiana e dove è stata chiamata “Diva”..

Adriana/Diva sembra essere sempre più confidente e gli avvistamenti  si fanno sempre più vicini il 6 gennaio il giornale Glas Istre  dava notizia che alcuni escursionisti avevano avvistato e fotografato una foca monaca sulla  spiaggia di Saccorgiana, tra Zlatnih stijena  e Verudele e la hanno vista nuotare dentro la baia di una delle più note e frequentate spiagge di Pula/Pola per poi mettersi tranquillamente a riposare sulla riva, sottoponendosi tranquillamente ad un’ora di "sessione fotografica", soltanto quando una ragazzina si è avvicinata troppo con un cellulare in mano ha riguadagnato placidamente il mare, salutata dalla folla che si era riunita per guardare questo magnifico e raro animale.

Sembra ormai che la foca monaca sia una frequentatrice fissa dell’Adriatico settentrionale croato, dove era scomparsa da decenni  (l’ultimo esemplare che sopravviveva in Dalmazia sarebbe stato ucciso nel 1964)  e dove  invece negli ultimi anni è stata più volte avvistata in Istria, a Capo Promontore, e lungo le coste nord–occidentali dell’isola di Cherso.

Le foche che venivano sterminate dai pescatori oggi sono una grande attrazione turistica della quale i croati vanno fieri  e che tutelano con una legge molto severa che per l’uccisione di una foca prevede una multa di 100 mila kune (13.100 euro) e forti pene pecuniaria anche per chi importuna questo pinnipede.

Redazione Greenreport

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