Skip to main content

Dal nido al mare: inaugurato a Ostia il murale delle tartarughe marine realizzato da Lucamaleonte per Legambiente

Un omaggio alla biodiversità del mondo marino a Roma in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente
 |  Natura e biodiversità

Dal 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, il litorale romano si fregia di una nuova opera d’arte per sensibilizzare la comunità sulla salvaguardia dei nidi di tartaruga marina. E’ il murale “Nido” firmato da Lucamaleonte e promosso da Legambiente all’interno del programma europeo Life Turtlenest, con il patrocinio del X Municipio di Roma Capitale e il supporto dell’associazione Half-Eearth. A inaugurarlo sarà il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. 

Attraverso l'educazione e l'arte, l’obiettivo del murale è far luce su una questione impellente e trasmettere alle nuove generazioni il valore intrinseco della biodiversità, nonché della sua tutela: la scelta di realizzarlo sul muro di una scuola, visibile anche ai passanti, sottolinea l'importanza dell'educazione dei giovani sui principi della sostenibilità. Gli alunni e tutti i cittadini, attraverso questa opera, saranno stimolati a riflettere sulla necessità di proteggere le tartarughe e i loro nidi, comprendendo l’importanza vitale della coesistenza armoniosa con la natura.  Inoltre, in occasione dell’inaugurazione sono stati dati all’istituto scolastico materiali informativi per imparare a riconoscere le tracce di tartaruga marina in spiaggia. 

“Nido” raffigura la bellezza e la fragilità della nascita delle tartarughe marine, enfatizzando la delicata potenza di un momento così straordinario. L' iniziativa si inserisce all'interno di un più ampio progetto Life Turtlenest un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE e coordinato da Legambiente, finalizzato al miglioramento della conservazione della tartaruga marina comune (Caretta caretta) in Italia, Spagna e Francia, attraverso attività di monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica e campagne di informazione e sensibilizzazione. Oltre al coordinatore Legambiente, partecipano al progetto europeo la Stazione zoologica Anton Dhorn; Ispra; Università La Sapienza di Roma; Università di Barcellona; BETA Technological Centre (UVic-UCC); ENCI; Cest Med; Regione Basilicata, Regione Campania, Regione Puglia, Regione Lazio, Agenzie per la protezione ambientale della Toscana. Oltre alle regioni italiane bagnate dal mar Tirreno (Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia, Lazio, Sardegna e Toscana) Life Turtlenest interverrà nella regione francese Camargue, in Costa Azzurra e in Corsica e nelle regioni spagnole di Catalogna, Murcia, Andalusia, Isole Baleari e Valencia.     

La tartaruga marina Caretta caretta da anni nidifica sempre più frequentemente sulle coste italiane, incluso il litorale di Ostia. L'opera, che rappresenta un importante contributo alla valorizzazione della biodiversità, è stata concepita per sensibilizzare la comunità su un fenomeno in crescita: solo l’anno scorso in Italia sono stati censiti oltre 450 nidi, di cui 18 nel Lazio. Un fenomeno dovuto, ipotizzano gli scienziati, ai cambiamenti climatici e in particolare al riscaldamento globale: la specie trova idonei ambienti che fino a pochi decenni fa erano adatti alla deposizione delle uova.  

Legambiente evidenzia che «Purtroppo, l’espansione del range di nidificazione di questa specie in una regione caratterizzata da un elevato sviluppo costiero e turistico espone i nidi ad una serie di minacce di natura antropica, quali ad esempio l’inquinamento luminoso e acustico, la pulizia meccanica delle spiagge, il disturbo arrecato dalle persone e la presenza di attrezzature che ostacolano l’ovodeposizione. Da qui deriva la necessità di sensibilizzare la società civile e tutelare gli habitat al fine di aumentare il successo riproduttivo della specie». 

Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ha sottolineato che «Nel Lazio la salvaguardia delle tartarughe marine, visto anche l'incremento delle nidificazioni, è certamente tra le nostre  priorità - Da quando Legambiente, insieme alla Rete Tartalazio, ha iniziato i monitoraggi sul litorale  abbiamo notato un aumento dell'interesse per il tema anche da parte di cittadini e cittadine. Un impegno che portiamo avanti parallelamente alla necessità di educare i più giovani rispetto ai temi dell'ecologia e della salvaguardia ambientale, nel contrasto alle emissioni e nell'adattamento del territorio alle nuove condizioni climatiche». 

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.