Skip to main content

Rischio idrogeologico

Ombrone pistoiese e paleofrana di Migliana: arrivano 840 mila euro dalla Regione

 |  Natura e biodiversità

Questa volta i soldi per riparare i danni causati dal maltempo sono arrivati abbastanza celermente. Si tratta di finanziamenti regionali destinati all’area pratese, che serviranno per i primi interventi di ripristino dei danni causati dagli eventi atmosferici del marzo scorso.

La Regione ha deciso di destinare a Prato 600 mila euro per l'Ombrone, mentre 240 mila euro arriveranno per la paleofrana di Migliana. «Serviranno a gestire l'emergenza. L'Ombrone ha estremo bisogno di interventi urgenti, per il momento abbiamo solo riempito gli argini di teloni, in attesa delle risorse necessarie– ha spiegato l'assessore Stefano Arrighini – Per Migliana è solo l'inizio del complesso lavoro di monitoraggio e consolidamento necessario a mettere in sicurezza la zona».

Nello specifico, per il torrente Ombrone ci sono molti tratti di arginatura franati dal lato del fiume a causa della forte pressione per tempi prolungati a cui gli argini sono stati sottoposti. Complessivamente gli interventi urgenti da eseguire su Ombrone e affluenti sono stimati in circa 1 milione e 700 mila euro.

Con il contributo regionale si potrà lavorare con maggiore tranquillità alla progettazione di ripristino delle numerose frane nella zona di Comeana, di Seano e anche nel Comune di Prato, a Molin Nuovo e a Caserane, in punti già interessati da dissesti.

Per ciò che attiene la paleofrana di Migliana, i 240 mila concessi dalla Regione serviranno ad eseguire alcuni interventi di regimazione delle acque superficiali in località Case di Sotto. «L'obiettivo è drenare l'acqua che si insinua sotto la frana a causa della cattiva manutenzione o dell'occlusione di piccoli corsi, in modo che non vada ad aggiungersi a quella piovana. È in corso la progettazione esecutiva, a cui seguirà il bando di gara con inizio dei lavori previsto per settembre» hanno informato dalla provincia.

A breve partirà anche il monitoraggio dell'evoluzione della frana, grazie all'installazione di una strumentazione tecnica, posizionata sugli edifici e nelle fratture del suolo, collegata in tempo reale con la sala operativa di Prato Ricerche e in grado di registrare anche le minime deformazioni e variazioni del terreno.

Le registrazioni inviate da incrinometri ed estensimetri serviranno a comprendere dimensioni e forma della paleofrana. Il monitoraggio è affidato alla Fondazione Prato Ricerche insieme all'Università di Firenze.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.