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A Collodi il Parco di Pinocchio diventa anche “parco fluviale” per ridurre il rischio idraulico

 |  Natura e biodiversità

Ancora non è dato sapere quali saranno nel merito gli interventi e se si troveranno i finanziamenti per realizzarli, ma l’idea di conciliare le esigenze di riduzione del rischio idraulico con quelle turistiche, culturali e paesaggistiche del territorio, pare interessante.

E’ quello che dovrebbe avvenire con la realizzazione del parco fluviale lungo il torrente Pescia a Collodi, la località turistica conosciuta in tutto il mondo come la città natale di Pinocchio.

Oggi è stato firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto tra la provincia di Pistoia il Comune di Pescia, il Consorzio di bonifica del Padule di Fucecchio e la Fondazione Carlo Collodi. La località turistica è attraversata dal torrente Pescia, che lambisce, in sinistra idraulica, il Parco di Pinocchio e, in destra idraulica, i terreni di proprietà della Fondazione.

In quel tratto il torrente Pescia di Collodi presenta la necessità di interventi per ridurre il rischio idraulico (la Provincia di Pistoia aveva inserito nella programmazione passata specifiche opere, alcune delle quali già realizzate). Da qui l’idea di creare un parco fluviale, che diventi ampliamento di fatto del Parco di Pinocchio, con una soluzione capace di soddisfare, attraverso un’appropriata progettazione, sia le esigenze idrauliche che quelle legate all’interesse culturale e turistico del luogo.

I vari enti che hanno sottoscritto l’accordo hanno fissato anche le rispettive competenze. La progettazione del parco fluviale, che tenga conto sia degli aspetti legati alla riduzione del rischio idraulico sia dell’inserimento ambientale per l’ampliamento del Parco di Pinocchio, viene affidata alla Fondazione Collodi, con la possibilità di avvalersi della collaborazione, in particolare per quanto riguarda le problematiche idrauliche, di Provincia e del Consorzio di bonifica.

Provincia di Pistoia e Comune di Pescia, da parte loro, si impegneranno a seguire la procedura amministrativa, al fine di accelerare i tempi di realizzazione delle opere.

Gli aspetti economici legati all’approvazione formale dei progetti e la loro realizzazione saranno risolti con un successivo atto specifico. Il Protocollo non impegna economicamente i firmatari, che potranno attivarsi anche in maniera autonoma per accedere a mirati finanziamenti per la realizzazione dell’intervento.

Redazione Greenreport

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