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Elba, l'onda anomala del traghetto veloce preoccupa anche due sindaci

 |  Natura e biodiversità

Dopo le denunce dell’estate 2012 di Goletta Vede e Legambiente, accolte con un certo fastidio, ora è la volta di Renzo Galli, nuovo sindaco di Rio Marina  e del suo collega di Rio nell’Elba,  Danilo Alessi, rivolgere un appello alle Capitanerie di Porto di Portoferraio e di Piombino e alla stessa Compagnia Corsica & Sardinia Ferries contro il violento moto ondoso causato dal mezzo veloce “Corsica Ferries Seconda” sulla linea Piombino Portoferraio.

I due primi cittadini scrivono che «L’entrata in servizio, a partire dal 13 giugno, del nuovo collegamento sta, infatti, creando notevoli disagi sulle spiagge del versante orientale, fino a mettere in pericolo l’incolumità dei bagnanti e la perdita degli effetti personali. Il moto ondoso si fa particolarmente sentire sulla spiaggia di Frugoso al Cavo fino ad invaderla quasi totalmente e ad alterare l’ambiente marino circostante, ma provoca analoghi effetti anche sulle spiagge esposte lungo la rotta da Cala Mandriola a Nisporto».

Galli ed Alessi ricordano che «Segnalato anche lo scorso anno e parzialmente attenuato con un cambio di rotta, si ripresenta puntuale quest’anno, suscitando le proteste dei bagnanti e dei velisti, raccolte dall’assessore Puccini», che si è fatta promotrice della lettera inviata dai due Sindaci. Nella lettera inviata alla stessa Corsica & Sardinia Ferries, i due amministratori sollevano problemi di pubblica incolumità e si rivolgono alle due Capitanerie di Porto «Perché adottino i necessari provvedimenti a tutela della sicurezza in mare e dell’ambiente marino». Per questo chiedono «Un incontro fra le parti per esaminare la situazione e fanno appello alla sensibilità al problema della Compagnia, sicuri che ne terrà debito conto».

Intanto Legambiente rilancia l’ennesima segnalazione che arriva da Cavo:«La nave gialla ha iniziato le sue 14 corse al giorno e la sistematica distruzione dell'arenile di Frugoso: i segni sono evidenti, la sabbia se ne sta andando, si formano cumuli di sassi, tronchi di legno e residui d'alga galleggiano in mare fra un passaggio e l'altro. L'onda anomala a seconda della distanza del passaggio e l'angolo di rotta può arrivare anche molto "cattiva" e mettere in pericolo chi è sulla riva o in acqua. Il mare è incredibilmente torbido fino a 10/15 metri da terra, le onde strappano la vegetazione che si mescola con la sabbia del fondo. L'onda arriva anche in Cala e riduce al 50% l'arenile "sicuro" che non va sott'acqua. Un vero disastro annunciato e già sperimentato nel 2012, possibile che nessuno possa fare qualcosa?».

Redazione Greenreport

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