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Alpi Apuane, un nuovo censimento botanico segnala tre nuove specie per la Toscana e 141 a rischio estinzione

Lo studio del professor Lorenzo Peruzzi dell’Università di Pisa documenta la ricchezza floristica della regione, ma anche le minacce alle specie più vulnerabili
 |  Natura e biodiversità
Galium palaeoitalicum

Le Alpi Apuane, per le loro peculiarità geomorfologiche e biogeografiche, sono da sempre oggetto di interesse per i botanici.
Un nuovo censimento della flora delle Alpi Apuane, condotto dal professor Lorenzo Peruzzi del Dipartimento di biologia e direttore dell'Orto e museo botanico dell’Università di Pisa, ha rivelato scoperte significative, con tre nuove specie segnalate per la Toscana e ben 141 piante inserite nella “Lista Rossa Nazionale” delle specie a rischio estinzione.

Il lavoro, pubblicato sulla rivista Italian Botanist, ha coinvolto un'area di 1056 km², dove sono state identificate 1987 specie e sottospecie, di cui 130 aliene. Nel territorio sono inoltre presenti 93 specie endemiche italiane, cioè che esistono in tutto il mondo solo in Italia, di cui 30 endemiche delle Apuane.

«La flora delle Alpi Apuane è particolarmente ricca, al di sopra dell'atteso per un'area di quell'ampiezza per quanto riguarda il numero di specie autoctone, ma fortunatamente anche al di sotto dell'atteso per il numero di specie aliene - afferma Lorenzo Peruzzi - In particolare, la maggiore ricchezza floristica si concentra sulle colline e montagne al di sopra delle città di Massa e di Carrara, che purtroppo però sono anche le zone maggiormente impattate dalle cave di marmo».

Le nuove specie segnalate per la Toscana includono Vulneraria piccolina (Anthyllis vulneraria subsp. pulchella), Pigamo dei sassi (Thalictrum minus subsp. saxatile), e anche una pianta esotica casuale, Fior di pesco (Chaenomeles speciosa).

Tuttavia, lo studio ha messo in luce anche la presenza di numerose specie gravemente minacciate. In particolare, sono state segnalate tre piante che rischiano l’estinzione: Atamanta di Corti (Athamanta cortiana), un'ombrellifera che cresce esclusivamente su rupi di marmo, e che fiorisce raramente; Erba-unta di Maria (Pinguicula mariae), una pianta carnivora endemica delle Alpi Apuane, che deve il suo nome alla botanica Maria Ansaldi; e Felcetta atlantica (Vandenboschia speciosa), una rara felce presente solo sulle Apuane, che è anche rappresentata nel logo del Parco regionale delle Alpi Apuane.

Questo censimento fa parte del progetto 3P_earthBIODIV, finanziato dal National Biodiversity Future Center, che prevede l’esplorazione di territori meno conosciuti e la revisione delle conoscenze sulla flora italiana, con particolare attenzione alle specie endemiche.

«Le Alpi Apuane sono obiettivamente ricche - conclude Lorenzo Peruzzi - non resta che auspicare, quindi, una adeguata tutela di questo eccezionale territorio, un vero e proprio gioiello dal punto di vista botanico in particolare e naturalistico in generale».

Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it