
Manovra, blitz notturno della maggioranza per fare un regalo alla lobby della caccia

Governo ed esponenti della maggioranza dicono che il testo che uscirà dalla Camera non subirà ulteriori modifiche, ma visto il percorso accidentato che ha caratterizzato finora la Manovra, il condizionale è d’obbligo: alla lobby della caccia potrebbe arrivare un bel regalo, entro Natale. La commissione Bilancio di Montecitorio è andata avanti con i lavori per tutta la notte e dopo una pausa mattutina riprenderà a riunirsi nel pomeriggio. Intanto però ieri sera nella legge di bilancio è finita una norma che già sta suscitando forte entusiasmo tra gli aderenti alla Federazione italiana della caccia (Fidc), riviste di settore e appassionati della cosiddetta «arte venatoria». Tra gli emendamenti riformulati dal governo è spuntata infatti una proposta di modifica che interviene sulla legge sulla caccia permettendola «per ciascuna intera annata venatoria», allarga la lista delle specie abbattibili e prevede anche un termine di impugnazione dei calendari venatori di soli 30 giorni dalla data di pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione.
Bisognerà vedere che succederà ora e se effettivamente il testo non subirà ulteriori ritocchi, ma intanto il blitz notturno ha prodotto un risultato e per questo viene duramente criticato dalle forze di opposizione. «Siamo profondamente amareggiati ed estremamente indignati per l’approvazione dell’emendamento alla Legge di bilancio a prima firma Caretta che liberalizza pericolosamente la caccia», scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Sergio Costa, Alessandro Caramiello, Carmen Di Lauro, Ilaria Fontana, Gisella Naturale e Susanna Cherchi. «Avevamo inviato una lettera al Presidente della Camera Fontana per denunciare l’ennesima forzatura di questa maggioranza, che tramite questo emendamento tentava di inserire in manovra una norma di carattere ordinamentale, ma evidentemente non siamo stati ascoltati e crediamo che sia un fatto di estrema gravità – aggiungono i parlamentari M5S – Siamo riusciti a bloccare la scellerata legge Bruzzone, ma la destra, con il favore delle tenebre, ha ugualmente approvato l’emendamento, che peraltro espone per l’ennesima volta il Paese al rischio di una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Insomma, l’azione notturna della maggioranza è estremamente grave nel merito e nel metodo. Noi, invece, continueremo a combattere per salvaguardare la vita degli animali, il nostro ambiente e anche la sicurezza dei cittadini, dal momento che le morti causate dalla caccia si stanno drammaticamente moltiplicando». Il riferimento è alla cosiddetta legge sparatutto su cui nei mesi scorsi aveva lavorato il leghista Bruzzone, una legge duramente contestata da associazioni animaliste, ambientaliste e non solo, che però governo e maggioranza non sono riusciti a far passare. Ora ci riprovano inserendo le nuove norme non nel decreto Agricoltura, come avevano tentato di fare prima dell’estate, ma direttamente nella manovra che, secondo le ultime notizie, verrà blindata con un voto di fiducia. Denunciano anche capogruppo e vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella e Marco Grimaldi: «Come ogni anno la lobby venatoria tenta il proprio blitz durante la scrittura della manovra di bilancio. Questa volta con l’emendamento sottoscritto dai deputati Caretta e Ciaburro che interviene sulla legge 157 del 92, allargando i calendari venatori e le specie cacciabili. Noi non ci stiamo, si tratta di un emendamento che esautora completamente l’Ispra e dà il via libera alla deregulation della caccia. Il presidente Fontana, al quale abbiamo scritto, non può permetterlo anche perché si tratta di una norma che interviene sull’ordinamento giuridico, oltre ad essere un vero e proprio scempio delle norme di tutela della fauna selvatica».
