Lista rossa Iucn: più di una specie di alberi su tre rischia l'estinzione
Il nuovo aggiornamento della Lista Rossa IUCN pubblicato dall’International Union for Conservation of Nature (IUCN) in occasione della 16esima conferenza delle (COP16) della CBD) in corso a Cali, in Colombia, comprende ora 166.061 specie, di cui 46.337 sono minacciate di estinzione e presentandolo la direttrice generale dell’IUCN Grethel Aguilar, ha detto: «Pubblichiamo il global assessment of the world’s trees nella Lista Rossa IUCN, che mostra che più di una specie di albero su tre è minacciata di estinzione. Gli alberi sono essenziali per sostenere la vita sulla Terra attraverso il loro ruolo vitale negli ecosistemi e milioni di persone dipendono da loro per la loro vita e il loro sostentamento. Mentre la Lista Rossa IUCN celebra 60 anni di impatto, questa valutazione evidenzia la sua importanza come barometro della vita, ma anche, in modo cruciale, come strumento unico che guida l'azione per invertire il declino della natura»-
All’IUCN fanno notare che «Per la prima volta, la maggior parte degli alberi del mondo è stata inserita nella Lista Rossa IUCN, rivelando che almeno 16.425 delle 47.282 specie valutate sono a rischio di estinzione. Gli alberi rappresentano ora oltre un quarto delle specie nella Lista Rossa IUCN e il numero di alberi minacciati è più del doppio del numero di tutti gli uccelli, mammiferi, rettili e anfibi minacciati messi insieme. Le specie arboree sono a rischio di estinzione in 192 paesi in tutto il mondo».
Jon Paul Rodríguez, presidente della IUCN Species Survival Commission, spiega che «Coordinato da Botanic Gardens Conservation International e dal Global Tree Specialist Group della IUCN Species Survival Commission, il Global Tree Assessment si è basato su una rete globale di oltre 100 partner istituzionali e più di 1.000 esperti per generare questo dataset trasformativo. Nel 60esimo anniversario della Lista rossa delle specie minacciate dell'IUCN e in risposta alle aspettative stabilite nel Biodiversity Plan for Life on Earth, tali partnership che si basano e rafforzano la capacità tecnica nazionale sono il modo migliore per andare avanti nella valutazione di altri gruppi megadiversi di animali, funghi e piante distribuiti a livello globale».
Secondo Malin Rivers, responsabile della Global Tree Assessment di Botanic Gardens Conservation International, «Questa valutazione completa presenta il primo quadro globale dello stato di conservazione degli alberi, che ci consente di prendere decisioni di conservazione più consapevoli e di agire per proteggere gli alberi laddove è urgentemente necessario. Questo lavoro è uno sforzo globale, con oltre 1.000 esperti di alberi coinvolti. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per ampliare l'azione di conservazione degli alberi a livello locale, nazionale e internazionale per supportare le persone e il pianeta».
La percentuale più alta di alberi minacciati si trova sulle isole e il rapporto spiega che «Gli alberi delle isole sono particolarmente a rischio a causa della deforestazione per lo sviluppo urbano e l'agricoltura a tutti i livelli, nonché di specie invasive, parassiti e malattie. Il cambiamento climatico sta minacciando sempre di più gli alberi, soprattutto ai tropici, attraverso l'innalzamento del livello del mare e tempeste più forti e frequenti. Affrontare le minacce che hanno di fronte gli alberi, la protezione e il ripristino dell'habitat, nonché la conservazione ex situ tramite banche dei semi e collezioni di giardini botanici sono cose fondamentali per prevenire le estinzioni sulle isole e in tutto il mondo». L'azione della comunità insulari ha già portato a risultati positivi dalle isole Juan Fernández a Cuba, dal Madagascar alle Figi.
In Sud America, dove c’è la più grande diversità di alberi al mondo, 3.356 delle 13.668 specie valutate sono a rischio di estinzione e l il rapporto fa notare che «Sono necessari approcci innovativi per proteggere l'elevato numero di specie arboree nella regione, dove la deforestazione per l'agricoltura e l'allevamento di bestiame rappresentano le minacce più grandi. In Colombia, le valutazioni della Lista Rossa hanno informato la pianificazione nazionale delle azioni di conservazione. 7 specie di Magnolia in pericolo e in pericolo critico sono state utilizzate per la designazione di cinque nuove Aree chiave per la biodiversità, che saranno utilizzate dal governo locale e nazionale per informare la pianificazione spaziale».
Eimear Nic Lughadha, senior research leader in conservation assessment and analysis dei Royal Botanic Gardens, Kew aggiunge che «L'importanza del Global Tree Assessment non può essere sottovalutata, data l'importanza degli alberi per gli ecosistemi e le persone. Ci auguriamo che questa statistica spaventosa di un albero su tre a rischio estinzione incentivi azioni urgenti e venga utilizzata per informare i piani di conservazione. Sebbene la percentuale di specie arboree segnalate come minacciate in Sud America, leader mondiale nella diversità degli alberi, sia inferiore (25%), questa percentuale è destinata ad aumentare, perché molte specie arboree del Sud America devono ancora essere descritte per la scienza e le specie arboree nuove per la scienza hanno più probabilità di essere minacciate di estinzione».
La Lista Rossa IUCN mostra anche che la perdita di alberi è una minaccia importante per migliaia di altre piante, funghi e animali: «Come componente determinante di molti ecosistemi, gli alberi sono fondamentali per la vita sulla Terra attraverso il loro ruolo nei cicli del carbonio, dell'acqua e dei nutrienti, nella formazione del suolo e nella regolazione del clima. Anche le persone dipendono dagli alberi, con oltre 5.000 specie di alberi nella Lista Rossa IUCN utilizzate per il legname nelle costruzioni e oltre 2.000 specie rispettivamente per medicinali, cibo e combustibili».
Per Cleo Cunningham, responsabile clima e foreste di Birdlife International, «Questa importante analisi delle specie arboree minacciate evidenzia quanto sia fondamentale proteggere e ripristinare ecosistemi forestali diversi e sani. Oltre due terzi delle specie di uccelli minacciate a livello globale dipendono dalle foreste. Questo rapporto deve essere preso sul serio; per le comunità locali e le popolazioni indigene che dipendono dalle foreste, per la fauna selvatica che dipende dagli alberi e per migliorare la resilienza delle foreste ai cambiamenti climatici».
La pensa così anche Dave Hole, vicepresidente per le soluzioni globali del Moore Center for Science di Conservation International: «Gli alberi sostengono direttamente la sopravvivenza di così tante specie, tra cui molte presenti nella Lista Rossa IUCN. Foreste rigogliose e naturalmente diverse sono essenziali per mitigare sia il cambiamento climatico che la perdita di biodiversità e, in quanto tali, le soluzioni per una crisi spesso hanno benefici reciprocamente rafforzanti per l'altra. Questo rende il crescente numero di specie arboree minacciate incluse nella Lista Rossa ancora più preoccupante. Senza ecosistemi ricchi di biodiversità che includano popolazioni arboree sane e diversificate, il mondo affronterà una minaccia climatica ancora più grande di quella che stiamo già affrontando. La COP16 in Colombia questa settimana rappresenta una grande opportunità per i settori pubblico e privato non solo di parlare, ma di realizzare investimenti che avvantaggiano il clima, le specie e le persone».
Jean-Christophe Vié, direttore generale della Fondation Franklinia, che ha finanziato la maggior parte della Global Tree Assessment, evidenzia che «La valutazione di tutte le specie di alberi è stata un'impresa colossale che ha richiesto molti anni per essere completata e che deve essere celebrata. E’ ancora in corso, ma ora sappiamo dove agire per affrontare in modo efficiente la crisi di estinzione che colpisce gli alberi del mondo. Non ci sono scuse per non agire. Con un numero così elevato di specie di alberi minacciate, il compito è enorme, ma è già iniziato. Molte ONG, giardini botanici, università e altri stanno facendo un ottimo lavoro e solo quelli supportati dalla nostra Fondazione proteggono oltre 1.000 specie minacciate. Alcuni paesi come Ghana, Colombia, Cile e Kenya hanno già in atto strategie nazionali. Altri come il Gabon hanno identificato aree importanti per gli alberi. Gli alberi sono visti come una soluzione facile al cambiamento climatico e vengono piantati alberi ovunque; ma il modo in cui viene eseguita la riforestazione deve essere notevolmente migliorato , diversificando le specie e includendo quelle minacciate nei programmi di piantagione di alberi. I governi e i loro dipartimenti forestali, le aziende e tutti coloro che piantano alberi potrebbero facilmente farlo e ottenere rapidamente un impatto positivo, affrontando sia la crisi del cambiamento climatico che quella della biodiversità».
Sam Ross, sustainable business project analyst della Zoological Society of London (ZSL), conclude: «L'aggiornamento della Lista Rossa sottolinea le minacce affrontate da migliaia di specie che costituiscono le fondamenta di ecosistemi cruciali in tutto il mondo. Nonostante la crescente pressione per fermare la deforestazione mondiale entro il 2030, quest'anno il nostro progetto di punta SPOTT ha scoperto che la maggior parte delle 100 imprese di legname e cellulosa tropicali più importanti al mondo ha fatto progressi limitati nel divulgare i propri impegni di deforestazione zero e tracciabilità. Dobbiamo tutti fare di più per salvaguardare questi ecosistemi forestali vitali, in particolare i produttori di beni di consumo, gli istituti finanziari che finanziano la silvicoltura e le aziende agricole».