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In Nigeria sequestro record di oltre 9,4 tonnellate di scaglie di pangolino

Raid nei magazzini che riforniscono di fauna protetta i mercati asiatici illegali
 |  Natura e biodiversità

Il Nigeria Customs Service (NCS), con il supporto della Wildlife Justice Commission, ha condotto con successo due importanti operazioni che hanno portato al sequestro combinato di oltre 9,4 tonnellate di scaglie di pangolino e all'arresto di 4 sospettati.

La notizia è stata data ieri, ma i blitz nei magazzini nigeriani sono avvenuti l'8 agosto e per Wildlife Justice Commission «Queste operazioni segnano un risultato significativo negli sforzi in corso per smantellare le reti di traffico di fauna selvatica in Nigeria». 

I pangolini sono molto apprezzati per la loro carne e le loro squame, in particolare in Cina e Vietnam, dove le squame sono utilizzate nella medicina tradizionale. Tutte le 8 specie di pangolino sono protette dal diritto internazionale e 3 specie sono elencate come in pericolo critico di estinzione nella Lista rossa delle specie minacciate dell'IUCN. Lo sfruttamento eccessivo per il commercio illegale rappresenta la minaccia più grande per tutte le specie di pangolino. 

L’intervento realizzato dal NCS a Ogun è stato attuato in base alle informazioni fornite dalla Wildlife Justice Commission e gli agenti hanno fatto irruzione in un magazzino, scoprendo 7,2 tonnellate di scaglie di pangolino nel più grande sequestro mai effettuato in un'operazione supportata dalla Wildlife Justice Commission. Due sospettati ritenuti custodi dello stock illegale sono stati arrestati durante il raid. Si tratta del più grande sequestro di scaglie di pangolino a livello mondiale da gennaio 2020 e il terzo più grande nella storia della Nigeria.  

In un'altra operazione a Kaduna, l'NCS ha fatto irruzione in un altro magazzino, sempre sotto la supervisione dell'intelligence della Wildlife Justice Commission, sequestrando 2.294 tonnellate di scaglie di pangolino e arrestando due sospettati, presumibilmente il proprietario e il fornitore.  

Si stima che il valore complessivo delle merci oggetto di questi due sequestri ammonti a 175.000 dollari per il commercio all'ingrosso in Nigeria e a oltre 1,7 milioni di dollari di valore di vendita nei mercati illegali asiatici. 

La direttrice esecutiva della Wildlife Justice Commission, Olivia Swaak-Goldman, ha reso noto i risultati dei blitz e ha detto che «La Wildlife Justice Commission si congratula con NCS per questi sequestri epocali, che si sono verificati prima che le merci potessero essere spedite fuori dalla Nigeria. Questo risultato rapido e proattivo rappresenta una significativa perdita finanziaria per le due reti criminali dietro questi stock  e causerà un'interruzione immediata del panorama del traffico di fauna selvatica in Nigeria. Questo risultato evidenzia l'importanza essenziale della condivisione di informazioni e della cooperazione internazionale nella nostra lotta collettiva contro i crimini contro la fauna selvatica».

Dall'inizio della partnership NCS-Wildlife Justice Commission nel luglio 2021, la collaborazione ha portato all'arresto di 34 sospettati e al sequestro di 19,4 tonnellate di scaglie di pangolino e di oltre una tonnellata di avorio. Ad oggi, sono state ottenute 12 condanne, tra cui quella di un trafficante di fauna selvatica vietnamita di alto rango, dei suoi due principali soci e di due principali facilitatori di spedizione per reti criminali organizzate con sede a Lagos.  

La Wildlife Justice Commission  conclude: «L'impatto di questa partnership è stato profondo, smantellando in modo significativo le reti criminali con sede a Lagos coinvolte nel traffico di avorio e scaglie di pangolino in Nigeria, determinando lo spostamento del traffico in altre parti della Nigeria e in altri Paesi e facendo del traffico di fauna selvatica un'attività criminale sempre più ad alto rischio in Nigeria. I due sequestri a Ogun e Kaduna sottolineano la portata del commercio illegale in corso di pangolini e delle loro parti».

Redazione Greenreport

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