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Su Nature la ricerca italiana per tracciare i movimenti degli uccelli delle tempeste

Federico De Pascalis lavora per proteggere gli uccelli delle tempeste europei da un mondo che cambia
 |  Natura e biodiversità

Nature pubblica nella rubrica Where I work della suo briefing quotidiano con le più interessanti notizie scientifiche del mondo una breve intervista di Alexia Austin a Federico De Pascalis dell’ISPRA. Ecco cosa dice lo scienziato italiano:

Ho sempre sentito un legame con l'oceano. Ho completato il mio dottorato di ricerca, sulle decisioni di movimento degli uccelli marini, presso l'università di Milano nel 2022. L'anno successivo, sono entrato a far parte dell'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) a Ozzano dell'Emilia, in Italia, come ricercatore. In questa fotografia, scattata nel 2021, ero in una spedizione che fa parte di un progetto di collaborazione tra ISPRA e l'Università di Milano. Il suo scopo è tracciare i movimenti in mare degli uccelli delle tempeste europei (Hydrobates pelagicus).

I miei colleghi e io eravamo andati alle grotte dell'isola di Foradada, al largo della costa nord-occidentale della Sardegna, che è un famoso sito di nidificazione per gli uccelli. E’ difficile arrivarci: si arriva su una piccola barca, prima di arrampicarsi attraverso la grotta nella foto per raggiungere la camera principale. Qui, l'assistente di campo Danilo Pisu (a destra) e io stiamo adattando dei piccoli registratori GPS alle procellarie prima di rimetterle nei loro nidi. Gli uccelli hanno un odore caratteristico, che ognuno descrive in modo diverso. Per me, hanno l'odore leggermente polveroso di un vecchio libro.

Per migliaia di anni, gli esseri umani hanno vissuto lungo la costa del Mar Mediterraneo, e per questo motivo è fortemente inquinato. Volevamo scoprire dove si aggirano sul mare gli uccelli delle tempeste, e perché, in modo da poterle proteggere meglio in questa zona.

Abbiamo scoperto che gli uccelli sono attratti da zone del mare dove l'acqua si agita a causa delle correnti che si incontrano molto al di sotto delle onde. Questo crea un fenomeno che porta il plancton in superficie.

Di tutti gli uccelli che ho studiato, questi sono i più interessanti. Hanno una storia di miti e misteri. Nel folklore del XIX secolo, i marinai credevano che fossero gli spiriti dei marinai morti, che portavano tempeste sulle navi. In realtà, gli uccelli cercavano riparo vicino alle barche quando il tempo era cattivo. Avere una comprensione più profonda di loro li rende ancora più speciali.

Redazione Greenreport

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