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Scoperte 15 gigantesche colonie riproduttive di zerri al largo della Corsica: 18 milioni di nidi

Una scoperta che evidenzia l’eccezionale ruolo ecologico di un piccolo pesce come ingegnere ecosistemico che crea oasi di vita marina
 |  Natura e biodiversità

Lo studio “Gigantic breeding colonies of a marine fish in the Mediterranean”, pubblicato su Current Biology da un team di ricercatori di Andromède Océanologie, MARBEC (Université Montpellier, CNRS, Ifremer, IRD) CEFE (Université Montpellier, CNRS, EPHE-PSL University, IRD), Bastia Offshore Fishing Club e Parc naturel marin du Cap Corse et de l'Agriate/Parcu naturale marinu di u Capicorsu è di l’Agriate, illustra la scoperta di  gigantesche colonie riproduttrici di zerri (Spicara smaris – picarel in francese) lungo il litoorale della Corsica.

I ricercatori dicono che «Queste colonie coprono più di 134,6 ettari ha, tra 37 e 50 metri di profondità. Più di 18 milioni di nidi, ciascuno sorvegliato da un maschio, attirano molti predatori, tra cui specie in grave pericolo di estinzione come lo squalo angelo (Squatina squatina), e promuovono comportamenti sorprendenti. Questo fenomeno potrebbe essere importante quanto la Sardin run, la rimonta delle sardine in Sud Africa!»

Lo studio ricorda che «Se le colonie riproduttive sono ben note tra gli uccelli marini, restano eccezionali tra i pesci marini. 15 giganti di picarels, un piccolo pesce ermafrodita zooplanctivoro, composte da nidi custoditi ciascuno da un maschio, sono state osservate durante transetti video nella primavera del 2021 lungo la costa orientale della Corsica (Mediterraneo francese). Questa strategia di riproduzione delle colonie è rara tra i pesci marini, ma alcune di queste aggregazioni di zerri erano note ai pescatori locali. La novità è la grande dimensione delle colonie nidificanti e il loro conseguente ruolo ecologico, finora sottovalutato».

Lo spettacolo della nidificazione degli zerri è impressionante: »I fondali marini, compreso il limite inferiore delle praterie di posidonia, i fondali molli e i letti di rodoliti, sono completamente ricostruiti in nidi circolari uniti in media di 55 cm di diametro.  Con una densità di 2,6 nidi per m2, il numero stimato di nidi supera i 18 milioni. Intorno ai nidi si può osservare una ricca macrofauna che comprende specie a rischio di estinzione (Lista Rossa IUCN), mentre si nutrono delle uova o degli adulti. Questa scoperta evidenzia l’eccezionale ruolo ecologico di questo piccolo pesce di 20 cm come ingegnere ecosistemico che crea oasi di vita marina. Questo merita ulteriori studi e una migliore protezione dell’area, almeno durante questa breve stagione riproduttiva».

Queste 15  colonie riproduttrici di picarel sono state scoperte accidentalmente nel maggio 2021 durante una vasta campagna marittima (190 km di transetto intorno alla Corsica) incentrata sugli squali angelo e che è stata rendicontata nello studio “An environmental DNA assay for the detection of Critically Endangered angel sharks (Squatina spp.)” pubblicato a maggio su Aquatic Conservation dallo stesso team di ricercatori.   Andromède Océanologie ha utilizzato diversi strumenti per descrivere le colonie di zerri: sonar per l'estensione, fotogrammetria per dimensioni e densità, immersioni e registrazioni video per comportamenti e fauna associata.

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Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.