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In Amazzonia e Pantanal mai così tanti incendi da due decenni, per caldo record e siccità

Copernicus: «Nel 2024 l'attività degli incendi boschivi in Sud America è stata nettamente superiore alla media, i fumi hanno raggiunto persino l'Atlantico»
 |  Natura e biodiversità

Il servizio di monitoraggio dell’atmosfera di Copernicus (Cams), il programma europeo di punta per l’osservazione della Terra, mostra che le emissioni legati agli incendi boschivi in Sudamerica hanno raggiunto un nuovo livello record, con un grave impatto sulla qualità dell'aria in tutta la regione.

«2024, l'attività degli incendi boschivi in Sud America è stata nettamente superiore alla media, soprattutto nella regione amazzonica e nelle zone umide del Pantanal – spiega Mark Parrington, senior scientist di Cams – Il trasporto di fumo ha avuto un impatto che va ben oltre le vicinanze dei luoghi in cui sono divampati gli incendi, raggiungendo persino l'Atlantico. L'entità del trasporto del fumo e gli impatti sulla qualità dell'aria sono un indicatore dell'entità e dell'intensità degli incendi. È indispensabile continuare a monitorare questi incendi selvaggi e le loro emissioni per seguirne l'impatto sulla qualità dell'aria e sull'atmosfera».

In Brasile, nel corso di quest’anno si stimano finora emissioni pari a circa 183 megatonnellate di carbonio, un trend simile a quello dell'anno record di emissioni (2007); solo a settembre si sono aggiunte 65 megatonnellate, in gran parte per le emissioni di incendi boschivi nella regione amazzonica, in particolare negli Stati di Amazonas e Mato Grosso do Sul (dove si trova la maggior parte delle zone umide del Pantanal), dove il totale annuo cumulativo delle emissioni di carbonio è il più alto nei 22 anni del set di dati Cams sulle emissioni di incendi boschivi.

Anche le emissioni di carbonio da incendi boschivi della Bolivia per il 2024 rappresentano già il totale annuale più alto nel set di dati Cams, con quasi 80 megatonnellate di carbonio a metà settembre, superando il precedente totale annuale più alto (73 megatonnellate) stabilito nel 2010. Il solo mese di settembre rappresenta una parte significativa di questo totale, con poco più di 32 megatonnellate di emissioni di carbonio.

È importante notare che gli incendi boschivi nella regione del Pantanal hanno giocato un ruolo significativo nel record di emissioni del Brasile, ma il loro impatto sul record della Bolivia è stato moderato, mentre una quantità significativa di emissioni per la Bolivia ha avuto origine a Santa Cruz.

«Il verificarsi di questi incendi – argomentano da Copernicus – potrebbe essere considerato fuori dall'ordinario, sebbene luglio-settembre sia il periodo in cui normalmente si verificano gli incendi nella regione. Le temperature estremamente elevate registrate in Sud America negli ultimi mesi, la siccità di lungo periodo indicata dalla scarsa umidità del suolo e altri fattori climatologici hanno probabilmente contribuito ad aumentare notevolmente la portata delle emissioni di fuoco, dei fumi e degli impatti sulla qualità dell'aria».

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Redazione Greenreport

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