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Scoperta una nuova specie di vespa che si riproduce come Alien

Era nascosta in bella vista negli Usa. E’ l’unica vespa conosciuta a parassitare moscerini e mosche adulti
 |  Natura e biodiversità

Lo studioDrosophila are hosts to the first described parasitoid wasp of adult flies”, pubblicato recentemente su Nature da un team di ricercatori della Mississippi State University (MSU) e dell’University of Wyoming ha portato alla scoperta di una nuova specie di vespa parassita con una biologia insolita  che vive negli Stati Uniti orientali, aprendo le porte a future ricerche sui processi biologici fondamentali.

Il team di ricerca guidato da Matthew Ballinger  del Department of Biological Sciences della MSU  ha scoperto per caso questa “nuova” vespa parassitoide, che è stata chiamata Syntretus perlmani, utilizzando le trappole per insetti per studiare lo Spiroplasma, il batterio benefico che protegge i suoi ospiti, i moscerini della frutta, dalle infezioni causate dai parassiti, rivelando quello che Ballinger definisce «Uno spettacolare esempio di biologia non descritta nascosta in bella vista. "Tutte le vespe parassite dei moscerini note attaccano e si sviluppano all'interno degli stadi di vita immaturi e, nonostante 200 anni di ricerca sulle vespe parassite di Drosophila e di altre mosche, fino ad ora non ci eravamo mai imbattuti in una specie che attaccasse lo stadio adulto».

Il principale autore dello studio, Logan Moore, dottorando di Ballinger, ha iniziato il progetto raccogliendo moscerini della frutta infetti nel suo cortile a Starkville. Il team ha poi utilizzato una combinazione di raccolte sul campo e dati pubblici per dimostrare che la nuova specie di vespa parassitoide vive negli Stati Uniti orientali e infetta uno degli animali più studiati in biologia, il moscerino della frutta Drosophila melanogaster.

Ballinger sottolinea che «Studiare come parassiti e patogeni influenzano la biologia e il comportamento della Drosophila ha aiutato i ricercatori a saperne di più sui processi biologici fondamentali come l'immunità e la riproduzione»

Per descrivere formalmente la nuova specie il team di Ballinger della MSU ha collaborato con Scott Richard Shaw, un entomologo esperto di vespe parassitoidi dell’università del Wyoming. I ricercatori hanno anche documentato il ciclo di vita completo della vespa e fornito istruzioni ad altri per allevare vespe adulte in laboratorio.

E questo ciclo di vita è abbastanza inquietante:  la Syntretus perlmani colloca le sue larve all'interno dei corpi di moscerini vivi e poi ne emerge come xenomorfo nei film della saga di "Alien". La nuova specie è stata scoperta nel marzo 2023 e gli scienziati rimasero stupiti nel vedere che uno dei moscerini aveva una larva di vespa nell'addome e iniziarono un esperimento specifico che confermò la sorprendente scoperta.

Logan Moore, ha spiegato a Live Science che «Le femmine di S. perlmani usano il pungiglione per infilzare e depositare un uovo nell'addome della mosca. L'uovo si schiude quindi in una piccola larva, che cresce all'interno della mosca per circa 18 giorni prima di lasciare il corpo del suo ospite, lasciandolo ferito a morte, Emerge davvero  dall’addome del moscerino. E, per aggiungere un ulteriore livello di orrore, la mosca in genere rimane in vita per diverse ore».

Dopo aver lasciato il corpo del loro ospite, le larve di vespa si insinuano nel substrato vicino ed entrano nella fase di bozzolo per circa 23 giorni per trasformarsi in esemplari adulti. Oltre alla Drosophila affinis queste vespe possono parassitare anche altre mosche ed esemplari di  Syntretus perlmani sono già stati trovati in diversi Stati Usa.

Ballinger  conclude: «Siamo entusiasti di scoprire di più sulla nuova specie e speriamo che altri ricercatori inizino dei loro progetti per comprendere meglio nei prossimi anni la biologia dell'infezione, l'ecologia e l'evoluzione. Sono necessari investimenti continui nella ricerca sulla biodiversità e sulla sistematica degli insetti».

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.