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Ispra: in Italia 615 incendi dall’inizio dell’anno, bruciati 221 chilometri quadrati di territorio

L’ultimo report diffuso dall’Istituto: le regioni più colpite sono Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna
 |  Natura e biodiversità

Un primo report, drammatico, Ispra lo aveva diffuso all’inizio di questo mese: segnalava che in Italia oltre mille kilometri di incendi boschivi si erano sviluppati nel corso del 2023 e che «i numeri risultano in aumento rispetto al 2022 soprattutto per le superfici bruciate totali (+36%), e in misura minore per le sole superfici forestali (+6%)». Ora l’Istituto che si occupa di protezione e ricerca ambientale ha pubblicato i risultati di una nuova indagine, questa volta relativa ai primi sette mesi del 2024, e benché i dati non si discostino dall’andamento medio del periodo 2006-2023, il quadro complessivo che ne emerge non è meno preoccupante.

Dal 1° Gennaio al 30 luglio 2024, giorno in cui è stato effettuato l’ultimo aggiornamento da parte dell’European Forest Fire Information System (Effis), in Italia sono stati rilevati 615 incendi, per una superficie totale di 221 kilometri quadrati. Le stime prodotte da Ispra sulla base delle rilevazioni dell’istituto europeo evidenziano che le aree boschive percorse da incendio, per i primi mesi del 2024, sono state 40 kilometri quadrati di superficie forestale (cioè, il 18 % del totale). Questa superficie si suddivide in 18 kilometri quadrati di macchia mediterranea e boschi di leccio (46%), 13 kilometri quadrati ricoperte da boschi di querce (33%) e 6 kilometri quadrati di aree boschive di conifere (16%).

L’andamento della superficie percorsa da incendio boschivo, fino ad ora, non si discosta significativamente dall’andamento medio nel periodo 2006-2023.

Un ultimo episodio significativo è avvenuto a Vieste sul Gargano. Nella Baia San Felice a Vieste, il 24 luglio un incendio all’interno del Parco nazionale del Gargano ha minacciato zone boschive di pregio. Il tempestivo intervento di uomini e mezzi antincendio dei Vigili del Fuoco, Protezione civile, Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali, oltre che di volontari, ha evitato le conseguenze più serie per i boschi. Secondo le stime Ispra, il fuoco ha coperto una superficie complessiva di 24 ettari; la copertura forestale coinvolta non sembra aver superato i 3 ettari, prevalentemente conifere.

Queste attività svolte da Ispra nell’ambito delle osservazioni e dei monitoraggi degli impatti degli incendi di medie e grandi dimensioni sugli ecosistemi hanno lo scopo di fornire ogni anno un dettaglio informativo a supporto delle politiche per il ripristino e la conservazione degli ecosistemi terrestri a scala nazionale e locale. I dati relativi agli incendi sono forniti dal sistema Effis del programma europeo Copernicus Emergency, ed elaborati da Ispra con applicazioni di intelligenza artificiale per il riconoscimento degli ecosistemi coinvolti negli incendi.

Leggendo nel dettaglio il report appena diffuso da Ispra emerge che ad oggi, dodici regioni su venti presentano superfici percorse da incendio. Quelle più colpite sono Sicilia, Calabria, Sardegna e Puglia, che contribuiscono per circa l’85% delle aree totali bruciate a scala nazionale. In particolare, la Sicilia ha il 45% del totale, la Calabria il 20% e la Sardegna e la Puglia 10% ciascuna. La superficie forestale interessata da incendi per le suddette regioni è dell’80% del totale forestale nazionale incendiato. In particolare, il 34% del totale nazionale ricade in Sicilia, il 30% in Calabria e il 12% in Sardegna.

Per quel che riguarda le Province, ad oggi quella di Agrigento risulta quella maggiormente interessata da incendi boschivi con 48 kilometri quadrati di superficie percorsa da incendio, di cui solo il 3% sono di coperture forestali. A seguire le provincie di Cosenza (circa 19 km quadrati, con il 24% di coperture forestali interessate), Reggio Calabria (15 km quadrati, con il 31% di coperture forestali interessate) e Palermo (circa 11 km quadrati ha di cui il 4% di coperture forestali).

Altri episodi avvenuti tra il 19 ed il 30 luglio sono stati registrati da Ispra per lo studio dell’andamento complessivo del fenomeno. Questi hanno coinvolto prevalentemente la regione Sicilia, la Sardegna ed il Lazio. In Sicilia, nel comune di Enna tra le località di Monte Rossomanno, Monte Canalotto e Monte della Forma, al 30 luglio risulta colpita da diversi incendi una superficie complessiva di circa 2 km quadrati, in prevalenza caratterizzata da boschi e boscaglie di specie arboree sempreverdi. In Sardegna, nel comune di Ortelli (in provincia di Nuoro), nella giornata del 22 luglio si è sviluppato un fronte di fiamma che ha interessato una superficie complessiva di circa 4 km quadrati, che nel complesso risulta esser caratterizzata da boschi e boscaglie di leccio e sughera. Nel Lazio tra il 28 ed il 29 luglio la superficie complessiva percorsa da incendio era circa 3 km quadrati, di cui quasi un terzo era coperto da boschi.

Al momento risulta in corso un nuovo importante incendio in Sardegna, nelle province di Sassari e Nuoro, Comuni di Benetutti, Orani e Nuoro. La superficie totale al momento è stimata in 2 km quadrati, di cui la parte boschiva risulta oltre 1 km quadrato. Essendo l’evento tuttora in corso, non è considerato nelle statistiche generali.

I dati e le statistiche riportati dal report Ispra sono soggetti alla pubblicazione definitiva da parte del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei carabinieri (Cufaa) e dei Corpi forestali delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.