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Proposta di legge di Fratelli d’Italia e Forza Italia per il Parco Nazionale del Monte Conero

Alleanza delle Associazioni Ambientaliste e Legambiente: un passo avanti anche per l’istituzione dell’Area marina protetta
 |  Natura e biodiversità

E' stata presentata alla Camera dei Deputati la proposta di legge per istituire il Parco Nazionale del Monte Conero che, se approvata, consentirà al Parco regionale del Conero di diventare Parco Nazionale del Monte Conero e di farne il primo parco nazionale interamente compreso nel territorio regionale marchigiano.

La proposta è stata presentata da Stefano Maria Benvenuti Gostoli, Dario Iaia, Aldo Matti, Massimo Milani, Fabrizio Rossi, Gianni Lampis  di Fratelli d’Italia  e Francesco Battistoni di Forza Italia, esponenti di Partiti che di solito si oppongono all’istituzione di nuovi Parci nazionali o al rafforzamento delle tutele esistenti.  

Benvenuti Gostoli, proponente e primo firmatario e della legge ha detto: «Sono particolarmente orgoglioso della presentazione di questa proposta di legge, a mia prima firma, ma condivisa largamente da gran parte dei Colleghi della VIII Commissione Ambiente. Questo percorso è nato inoltre dalla condivisione dell’idea con l’attuale Sindaco di Ancona Daniele Silvetti, già Presidente del Parco del Conero, che ha creduto fortemente e fin da subito nella bontà dell’iniziativa. Il Parco del Conero è infatti un grande scrigno di biodiversità ed ha tutti i meriti e le caratteristiche per diventare, non solo un parco di rilevanza nazionale, ma anche un punto di riferimento nel settore. L’istituzione del Parco nazionale del Conero sarà quindi un’opportunità per la promozione e la giusta valorizzazione di un territorio magnifico, dei suoi unici aspetti naturalistici e dei suoi prodotti tipici locali, e consentirà un più agevole recupero dei beni architettonici compresi nel suo perimetro. Farò il possibile per velocizzare il percorso legislativo che porterà all’approvazione della Legge. Il Conero sarà il primo parco nazionale esclusivo della nostra regione Marche, non condiviso con altre regioni. E’ una straordinaria opportunità per valorizzare il territorio e il peculiare ed eccezionale patrimonio naturalistico che il Conero rappresenta. Consentitemi di dire che sarà per me un grande onore ed orgoglio sapere che la legge istitutiva del Parco nazionale del Conero porterà il mio nome».

Battistoni ha sottolineato che «Si tratta di un risultato storico che parte dal 1970, quando ad Ancona vennero affrontati gli aspetti di salvaguardia e corretta utilizzazione del territorio del Conero. Oggi con la presentazione di questa proposta di legge, concludiamo un iter lungo più di 50 anni, che finalmente renderà il Conero Parco Nazionale riconoscendo a questo luogo l’assoluto valore faunistico, ambientale e marino che merita. Oltre alla perseveranza di tutti noi che abbiamo creduto e stiamo credendo fortemente in questa proposta di legge, devo ringraziare il Ministro Pichetto che a febbraio scorso visitò il Conero, primo ministro a farlo, e già in quella occasione apprezzò la nostra proposta di legge che oggi prende concretezza e forma. Come Vicepresidente della Commissione Ambiente e come Segretario Regionale di Forza Italia per le Marche non posso perciò non essere orgoglioso di aver sottoscritto questa proposta di legge che, sono certo, valorizzerà ulteriormente questo luogo straordinario e tutte le comunità territoriali».

Particolarmente soddisfatto Luigi Conte, Presidente del Parco del Conero: «Abbiamo dimostrato che sussistono le condizioni per completare questo iter perché è proprio dai territori, dall’Ente parco il cui consiglio direttivo è stato sempre molto compatto, ai Comuni e ringrazio i sindaci che hanno voluto testimoniare di credere in questo percorso essendo presenti a questo evento che è partito l’impulso. Da questi soggetti si è originata la spinta comune, avallata dal governo regionale, ringrazio il Presidente Acquaroli e l’Assessore Aguzzi, e raccolta dalla sensibilità politica e personale di parlamentari come gli On. Gostoli e Battistoni espressione di questo territorio». 

In un videomessaggio il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha rimarcato che «L’istituzione del Parco nazionale del Conero rappresenta un’importante opportunità per il territorio e per tutta la regione. Esso costituisce per le Marche un patrimonio straordinario dal punto di vista ambientale e faunistico, con potenzialità enormi dal punto di vista delle biodiversità. Allo stesso tempo il Parco è un grande attrattore turistico; da questo punto di vista è chiara la valenza strategica del Conero e di questi luoghi per la nostra regione e per tutto il Mare Adriatico. Abbiamo in mano un’opportunità enorme che va valorizzata e colta fino in fondo, per consentire agli operatori e a tutto il territorio, alla comunità regionale e a quelle dell’Adriatico di poter comprendere il potenziale di questo territorio straordinario».

La promozione a Parco Nazionale del Parco Naturale Regionale del Monte Conero è una proposta che ha le sue radici già dai primi anni 2000 ad opera delle principali associazioni ambientaliste marchigiane   e ora l’Alleanza delle Associazioni Ambientaliste delle Marche auspica che «Il passaggio a parco nazionale renda finalmente attuabile l’istituzione dell’Area Marina Protetta relativa allo specchio d’acqua che bagna le alte e fragili falesie a picco sul mare, a partire dalla costa alta di Ancona a nord sino alla costa bassa ghiaiosa di Numana a sud».

Per questo l’Alleanza, che comprende Club Alpino Italiano, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Lega Abolizione Caccia, Lega Anti Vivisezione, Lupus in Fabula, Salviamo il Paesaggio e Wwf, sostiene la proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati e ne chiede la rapida approvazione.

Anche Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche, e Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree Protette di Legambiente  valutano positivamente la proposta di trasformare il Parco regionale del Conero in Parco nazionale: «Questa scelta può rappresentare un contributo concreto al raggiungimento degli obiettivi di tutelare il 30% di territorio terrestre e marino nazionale al 2030, e può aiutare le amministrazioni locali a completare la scelta di istituire l’Area Marina protetta della Costa del Conero».

Legambiente ricorda che «La crescita dei territori protetti, terrestri e marini, è uno degli obiettivi contenuti nella Strategia al 2030 per la biodiversità e il clima della Ue, perché le aree naturali protette rappresentano lo strumento più efficace per tutelare la natura e contestualmente mitigare gli effetti della crisi climatica sulla perdita di biodiversità».

Il Cigno Verde fa notare che la destra marchigiana e nazionale sembra aver superato la sua avversità alla protezione del Conero anche a mare: «Nella proposta di legge per l’istituzione del nuovo Parco Nazionale si chiarisce che la nuova area protetta assorbe l'attuale Parco Regionale. cui si aggiungono i tratti di mare già individuati come siti Natura 2000. Ottenendo, in sostanza, una estensione a mare del perimetro del nuovo Parco nazionale, simile a quanto già avviene al Parco nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena e al Parco nazionale Arcipelago Toscano (che hanno una estensione a mare 3 volte superiore a quella terrestre) e quanto chiediamo anche noi di fare per il Parco nazionale del Cilento e per quello del Circeo, nell’ottica di una tutela integrata degli ecosistemi marino-costieri di promontori come il Monte Conero».

Ciarulli e Nicoletti concludono «Il nostro auspicio è che il percorso arrivi velocemente fino in fondo e si istituisca il Parco Nazionale del Monte Conero. Vediamo in questa proposta una conseguente realizzazione dell’Area marina protetta del Conero la naturale evoluzione è parte di questo iter. Auspichiamo, infine, che questo nuovo percorso garantisca una maggiore attenzione tra la prioritaria tutela del patrimonio naturale e della biodiversità e la promozione del turismo, dei prodotti tipici, delle eccellenze agricole. E’ risaputo infatti che mettere in equilibrio tutela dell’ambiente e sviluppo del territorio dia innumerevoli vantaggi ad entrambi gli obiettivi insiti in un’area protetta, come testimoniano le numerose aree marine protette diffuse su tutto il territorio nazionale. Chiediamo quindi ai parlamentari eletti nelle Marche di sostenere, agevolare e velocizzare questo percorso». 

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.