
Monviso e Sila diventano siti Mab dell’Unesco

Nel suo 26esimo meeting in corso a Jönköping, East Vättern landscape, in Svezia, il Consiglio internazionale di coordinamento del Programma Uomo e Biosfera (Mab) dell’Unesco ha approvato la designazione a Mab della Riserva della Biosfera Transfrontaliera italo-francese del Mont-Viso/Area della Biosfera del Monviso ed ha raccomandato che per il futuro, tale proposta sia utilizzata come modello per le prossime candidature transfrontaliere. Il Monviso diventa così 13esimo sito transfrontaliero della Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera del Programma Mab, il secondo in Francia (dopo quella del Vosges du nord – Pfälzerwald, con la Germania) e il primo in Italia.
La candidatura della riserva transfrontaliera del Monviso è stata condotta in collaborazione sia a livello locale tra il Parco regionale del Po Cuneese per l’Italia ed il Parc Naturel Régional du Queyras per la parte francese, sia a livello di Comitati Nazionali Mab italiani e francesi. La Riserva della Biosfera Transfrontaliera integra un continuum geografico di aree protette attorno al Monviso che comprende le sorgenti ed il primo corso del fiume Po in Italia e un circo glaciale circondato da fondovalle in Francia, e che beneficia del sostegno delle Regioni Piemonte e Provence Alpes Côte d’Azur.
Il ministero dell’ambiente italiano fa notare che «Le forme di cooperazione in questo territorio di alta montagna hanno radici storiche e si fondano su legami culturali molto forti. Da quindici anni, le cooperazione ha acquisito un nuovo dinamismo attraverso i fondi comunitari che hanno permesso la creazione della Riserva della Biosfera Transfrontaliera. La Riserva rappresenta un passo ulteriore nell’integrazione delle politiche di conservazione e di sviluppo sostenibile nella regione alpina».
Il Consiglio internazionale di coordinamento del Mab ha anche approvato l’iscrizione della Sila come s decima Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’Unesco. Si tratta di un riconoscimento frutto del lungo lavoro di coordinamento avviato dal Parco Nazionale con Regione Calabria, Province di Cosenza, Catanzaro e Crotone ed 87 Comuni e con università, istituzioni scientifiche, Ong, associazioni di categoria, rappresentanti del mondo produttivo rappresentative della comunità silana, con il costante contributo del Comitato Nazionale Mab del ministero dell’ambiente. Il ministero spega che «La Riserva della Biosfera della Sila include il Parco Nazionale come aree “core” e “buffer” del sito Unesco e si estende per oltre 290.000 ha nell’area di “cooperazione” non sottoposta a vincoli e volta invece a dimostrare il rapporto equilibrato tra attività umane e natura, per un totale di 357.294 ettari . Con la decisione odierna, arriva il primo riconoscimento Unesco in Calabria dovuto all’ampia varietà di ambienti naturali e agli habitat che fanno della Sila un hot-spot di primo rilievo nella Regione biogeografica mediterranea e luogo selezionato da Iucn e Wwfcome centro di diversità vegetale mondiale».
Il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, a margine del Consiglio ambiente Ue in Lussemburgo, ha detto: «Sono orgoglioso per il riconoscimento dell’eccellenza naturalistica italiana che giunge dall’Unesco. Credo che la valorizzazione delle nostre straordinarie risorse naturali e paesaggistiche sia una delle filiere fondamentali su cui articolare un modello di sviluppo sostenibile per il nostro paese. E un ringraziamento va indirizzato anche al team di esperti del Ministero che ha gestito con intelligenza e professionalità i due dossier, guadagnandosi l’apprezzamento della burocrazia Onu che ha indicato le nostre procedure come modello da seguire».
