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Gli alberi morti? Una miniera di biodiversità all’interno delle nostre foreste

Questi elementi del bosco molto spesso ospitano cavità importanti per uccelli, chirotteri, piccoli roditori, insetti, rettili
 |  Interviste

Nell’immagine in pagina è possibile osservare un tronco di Pino laricio calabrese morto e ancora in piedi, ospita un nido di picchio rosso maggiore Dendrocopos major. Sulla sinistra, un maschio adulto e sulla destra un giovane, che curioso si affaccia dal nido, si involerà a breve: sarà una nuova vita alla scoperta della foresta, dovrà essere forte perché lì fuori ci sono mille insidie e pericoli (l’immagine è della scorsa stagione riproduttiva nelle pinete naturali dell’altopiano della Sila, in Calabria).

Eliminare selvaggiamente gli alberi morti può costituire una minaccia per specie protette e utilissime all’ecosistema. Gli alberi deperienti o morti, specie se ancora radicati e in piedi, vanno attentamente valutati, questi elementi del bosco molto spesso ospitano cavità importanti per uccelli, chirotteri, piccoli roditori, insetti, rettili. Un albero morto è un mondo spesso inesplorato… un mondo ricco di vita.

Il Glc Lipu Sila da sempre promuove varie attività di studio sugli uccelli forestali e in particolare sui Picidae e sugli habitat dove essi si riproducono (importanti ricerche sono in arrivo, altre sono state già pubblicate e riguardano in particolare il picchio nero e il picchio rosso mezzano, i due picchi più importanti sul territorio dell’Appennino meridionale, oltre che specie d’interesse comunitario e con un grande valore biogeografico). Il Glc Sila è parimenti impegnato in un’attenta opera di divulgazione e informazione sul territorio (tramite poster, comunicati, seminari, confronto, opere di mitigazione e azioni di segnalazione su potenziali rischi e minacce).

Il Glc Sila sostiene la sua mission anche nelle scuole, in spazi pubblici e si è confrontato spesso con i vari portatori di interesse con un solo obiettivo: salvaguardare l’enorme biodiversità e incoraggiare best practice volte a una gestione in chiave naturalistica dell’inestimabile patrimonio boschivo e delle specie ornitiche che lo popolano da sempre. I picchi sono gli spazzini del legno, un bosco ricco di biodiversità è un bosco in salute!

Vi proponiamo due video divulgativi nell’ambito delle attività del Glc Sila – protocollo d’intesa con l’ente parco nazionale della Sila (registrati in febbraio e marzo 2025 nelle foreste del Parco nazionale della Sila - Zps Sila grande):

L'importantissimo ruolo dei picchi nella biodiversità forestale:

https://www.facebook.com/glcsila/videos/567683486232603

Gli alberi habitat indispensabili per la biodiversità forestale:

https://www.facebook.com/glcsila/videos/713531551000548

Gianluca Congi

Gianluca Congi è Vicepresidente della Società Ornitologica Italiana e coordinatore del GLC (Gruppo Locale di Conservazione) della LIPU Sila. Ornitologo per passione, ha scritto libri di natura e sugli uccelli. Competente studioso ed esperto conoscitore dell’avifauna della Sila, ha pubblicato innumerevoli articoli e note su riviste scientifiche di ornitologia e all’interno di convegni, collaborando attivamente con ricercatori e ornitologi di ogni parte d’Italia e del mondo.