Skip to main content

L’esercito turco bombarda le guerrigliere kurde con armi proibite e bombe sporche

Come in Ucraina e a Gaza, ma il mondo volta la faccia dall’altra parte
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Le guerre in Ucraina e in Palestina sono l’occasione per diversi Paesi per continuare, fuori dall’interesse dell’opinione pubblica, le loro guerre sporche. E la Turchia che fa da mediatrice tra la Russia e l’Ucraina, che denuncia accorata il genocidio israeliano e i bombardamenti illegali nella Striscia di Gaza, la Turchia Paese NATO che chiede che sia rispettato il diritto palestinese all’indipendenza e ai due Stati… poi fa l’esatto contrario quando si tratta del popolo kurdo, che perseguita e imprigiona in patria e attacca, invade bombarda e uccide in Siria e in Iraq, utilizzando le stesse armi proibite che si scandalizza che altri utilizzino contro altri popoli e conculcando lo stesso diritto all’autodeterminazione che altri conculcano .

E’ quel che denunciano le Yekîtiya Jinên Azad Star (YJA-Star  Unità delle Donne Libere), le  guerrigliere affiliate al Partîya Karkerén Kurdîstan (Pkk -  Partito dei Lavoratori del Kurdistan) e che combattono anche nella guerra intrapresa dalle forze kurde contro lo Stato Islamico/Daesh.

Infatti, le YJA-Star hanno pubblicato immagini degli esplosivi utilizzati dall’esercito turco e dai suoi alleati jihadisti contro i tunnel della resistenza e hanno spiegato quali sono i loro effetti.

Le combattenti kurde hanno mostrato quelle che dicono siano «Le immagini di bombe termobariche e bombe pesanti sequestrate all'esercito turco, che sono state calate nei tunnel di guerra dei combattenti per eliminarli. I combattenti sono riusciti ad aprire diversi ordigni esplosivi e a mostrarne il contenuto».

Le guerrigliere kurde – osannate  come combattenti della libertà quando c’era da sconfiggere l’esercito del Califfato nero del Daesh e oggi dimenticate e tradite - hanno detto di non poter definire esattamente quale sia la composizione degli esplosivi, ma hanno fatto notare che «L'odore è molto forte».

Tra le bombe inesplose usate dai turchi contro le YJA-Star  e gli altri combattenti kurdi  c’è anche un ordigno pesante, contenente una grande quantità di sostanza chimica.

La combattente kurda che ha mostrato le bombe turche ha spiegato che non è possibile dare alcuna indicazione precisa sulla sostanza contenuta: «Sono visibili  dei pezzetti marroni e resinosi mescolati alla polvere bianca. E’ possibile che si tratti di veleni misti. Le armi chimiche vengono regolarmente utilizzate nelle zone di difesa della guerriglia. Le esplosioni emettono grandi quantità di fumo bianco o grandi funghi simili a quelli atomici. Le armi chimiche sono tra le armi vietate a livello internazionale».

L’agenzia di stampa kurda Roj Info  scrive che «Immagini e fotografie mostrano una polvere grigia o una sostanza chimica. Questi residui indicano l'uso di esplosivi contenenti sostanze chimiche».

Mentre a Gaza e in Ucraina si muore, ci siamo presto scordati delle kurde e dei kurdi che muoiono assassinati da decine di anni in nome della stessa libertà per la quale muoiono anche gli altri popoli. Che poi è la nostra stessa libertà, che un Paese nostro alleato avvelena con le armi chimiche. Impunito, ignorato, sicuro che volteremo gli occhi dall’altra parte e che non sentiremo il puzzo chimico di una guerra colonialista di sterminio e invasione.   

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.