
Palazzuolo sul Senio, da Arpat due priorità per rimediare alla discarica "fantasma" riportata alla luce dall'alluvione

In data 19 marzo 2025, personale di Arpat ha effettuato un sopralluogo nel Comune di Palazzuolo sul Senio con l'obiettivo di valutare i possibili impatti ambientali e i provvedimenti necessari per la gestione della dispersione dei rifiuti causata dalla frana di un'area dove, negli anni ’70, erano stati interrati rifiuti d’origine urbana.
Il sopralluogo ha confermato che i rifiuti visibili in superficie sono prevalentemente resti di sacchetti di plastica, frammisti a terra e rifiuti organici biodegradati e mineralizzati, con la presenza sporadica di lattine, oggetti domestici metallici, articoli di abbigliamento e frammenti di vetro.
Da quanto emerso nel sopralluogo, l’Agenzia ritiene che, considerata la tipologia dei rifiuti e il lungo periodo di esposizione alla degradazione ed alla mineralizzazione, non risulti, al momento, verosimile un pericolo di rilascio nell’ambiente di sostanze in grado di produrre contaminazioni significative delle matrici ambientali. Di conseguenza, per ora, non si ravvisa la necessità di interventi di decontaminazione o di messa in sicurezza urgente delle aree raggiunte dai rifiuti dispersi.
L’Agenzia ha individuato le seguenti priorità:
- prevenire l'ulteriore scivolamento nel fiume di rifiuti, sia quelli già dispersi sul versante sia quelli ancora ammassati nella porzione non franata.
- intercettare e trattenere eventuali rifiuti trasportati dalla corrente per facilitarne la raccolta.
I molti frammenti di sacchi di plastica, dispersi lungo le sponde del fiume ed impigliati nella vegetazione riparia, costituiscono, principalmente, un problema di rilevanza paesaggistica e di preservazione degli habitat. Si rende, quindi, necessario raccogliere quanto disperso in stretta collaborazione con il gestore dei rifiuti urbani che opera nel territorio di Palazzuolo sul Senio e di Firenzuola, con attenzione ad utilizzare modalità di raccolta che siano rispettose degli ecosistemi da tutelare.
