Rifiuti radioattivi, si allungano i tempi per la Vas sulle aree idonee al Deposito nazionale
Sarebbero scaduti ieri i termini per presentare, da parte dei Comuni interessati, osservazioni in merito alla Valutazione ambientale strategica (Vas) in corso sulla Carta nazionale delle aree idonee (Cnai) a ospitare il Deposito nazionale per i rifiuti radioattivi. Il dicastero dell’Ambiente (Mase) ha però deciso di garantire 30 giorni in più: la scadenza slitta dunque a fine gennaio 2025.
L’elenco delle 51 aree idonee è stato pubblicato sul sito del ministero ormai un anno fa, il 13 dicembre 2023, ma ancora la conclusione dell’iter si presenta come molto lunga. Al termine della procedura di Vas, Sogin aggiornerà la proposta di Cnai e il relativo ordine di idoneità, rinviandola al ministero che a sua volta recepisce il parere di Isin. Con un proprio decreto, il ministero dell’Ambiente – di concerto con quello delle Infrastrutture – approverà dunque la Cnai col relativo ordine di idoneità.
È utile ricordare che il Deposito nazionale rappresenta l’infrastruttura necessaria a ospitare in sicurezza i rifiuti radioattivi italiani a molto bassa e bassa attività (la cui radioattività decade a valori trascurabili nell’arco di 300 anni), e a stoccare in via temporanea – in attesa di un deposito geologico ad oggi inesistente – i rifiuti a media e alta attività (il cui decadimento richiede fino a centinaia di migliaia di anni). Il Deposito rappresenta l’unica, nuova infrastruttura nucleare sicuramente necessaria all’Italia, sebbene il Governo – nonostante stia predisponendo un piano per la ripresa della produzione di energia nucleare nel Paese – stimi che l’impianto, non ancora localizzato, diventi operativo non prima del 2039.