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Scoprire come si spostano le microplastiche per una migliore gestione delle acque piovane

Una ricerca statunitense e iraniana: implementare pavimentazioni permeabili, giardini pluviali e canali vegetati
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

L'inquinamento da microplastiche è un grosso problema ambientale che danneggia animali e persone e colpisce gli ecosistemi di tutto il mondo. Questi minuscoli pezzi di plastica, più piccoli di 5 millimetri, vengono portati dal vento e dall'acqua e si spostano in tutto il mondo.

Lo studio “Understanding the dynamics of microplastics transport in urban stormwater runoff: Implications for pollution control and management”, pubblicato su Environmental Pollution da un team di ricercatori statunitensi dell’università del Missouri e della Florida State University  e iraniani dell’università internazionale Imam Khomeini, esamina come forma, dimensione e densità influenzino la velocità con cui le particelle di microplastica affondano, il che a sua volta influenza la loro dispersione attraverso le acque piovane.

Una delle autrici dello studio, Nasrin Alamdari del FAMU-FSU College of Engineering della Florida State University, spiega che «Non tutte le microplastiche si muovono nell'acqua allo stesso modo. Dobbiamo saperne di più sul degrado ambientale delle microplastiche e su come vengono trasportate nelle acque piovane urbane. Questa ricerca ci aiuta a prevedere i percorsi che intraprenderanno le diverse particelle, il che fornisce agli ingegneri una migliore comprensione di come bloccare questo inquinamento».

I ricercatori hanno esaminato come le microplastiche si spostano dalle città ai nostri sistemi idrici quando piove. Per farlo hanno utilizzato la modellazione per comprendere come queste minuscole plastiche vengono trasportate nelle aree urbane e come la loro tendenza ad affondare o galleggiare influenza il loro percorso, scoprendo che «La forma delle microplastiche, come fibre, fogli e piccoli pezzi, svolge un ruolo importante nella velocità con cui affondano, soprattutto quando sono più grandi. Le plastiche più piccole tendono a galleggiare insieme all'acqua, mentre quelle più grandi sono influenzate dalla loro forma, dimensione e condizioni del flusso dell'acqua».

Oltre l'80% della plastica introdotta nell'ambiente marino proviene da fonti interne e le superfici dure nelle città facilitano il trasporto delle microplastiche nei fiumi e nei laghi, il che è dannoso per gli organismi e può anche influire sulla salute umana. La Alamdari spiega ancora: «Le aree urbane, con le loro superfici impermeabili, facilitano il rapido trasporto di queste microplastiche nei bacini idrici vicini, portando alla contaminazione degli ecosistemi acquatici e potenziali rischi per la salute pubblica».

Tutto, dagli insediamenti residenziali, industriali e commerciali alle strade e autostrade, contribuisce all'inquinamento da microplastiche rilasciato nel deflusso delle acque piovane urbane. Anche il vento può trasportare microplastiche leggere e minuscole. Studiando la densità, la forma e le dimensioni del materiale, gli scienziati possono modellare il modo in cui queste microplastiche si spostano nell'ambiente, informando le strategie per integrare l'infrastruttura nelle pratiche tradizionali di gestione delle acque piovane.

La Alamdari conclude: «Pavimentazioni permeabili, giardini pluviali e canali vegetati potrebbero essere implementati strategicamente per ridurre il trasporto di microplastiche migliorando la filtrazione, intrappolando queste particelle prima che raggiungano gli scarichi pluviali. La pendenza del terreno e la ruvidità delle superfici possono influenzare il modo in cui si muovono le microplastiche. Sapendo questo, gli urbanisti possono progettare spazi verdi e sistemi di acque piovane migliori per intrappolare le microplastiche».

Redazione Greenreport

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