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Arezzo, nel 2017 effettuati 8.600 interventi di rimozione dei rifiuti abbandonati

Già 10 gli ispettori ambientali attivi sul territorio, e dall’anno prossimo arriveranno anche 24 foto-trappole
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

All’interno del territorio del Comune di Arezzo «nel 2017 sono stati effettuati circa 8.600 interventi di rimozione rifiuti abbandonati alla base dei cassonetti, lungo strada o in genere su suolo pubblico con un tempo medio di rimozione documentato dal gestore Sei Toscana di circa 2 giorni lavorativi». È un dato inquietante sull’inciviltà dei propri concittadini, quello divulgato ieri dall’assessore all’Ambiente Marco Sacchetti, tanto più se si associa a quello che documenta le richieste di ritiro ingombranti al gestore (circa 6.000 a fine settembre, considerevolmente meno degli abbandoni), mentre i conferimenti al centro di raccolta hanno raggiunto quota 4.000 tra rifiuti ingombranti voluminosi e leggeri.

Quello dell’abbandono dei rifiuti è un fenomeno che punteggia sempre più il territorio toscano, e non è affatto a costo zero. L’inciviltà di alcuni impatta infatti sull’ambiente e sulla bolletta Tari di tutti: ieri l’assessore all’Ambiente del Comune di Piombino – dove è attivo lo stesso gestore di Arezzo, Sei Toscana – ha quantificato in «decine e decine di migliaia di euro» il costo stimato per la collettività.

Per tentare di arginare il fenomeno le soluzioni sperimentate (e anch’esse non a costo zero, naturalmente) si accomunano. Anche in questo caso il Comune di Arezzo ha messo in campo 8 ispettori ambientali dal 19 ottobre, che vanno a sommarsi ai 2 di Sei Toscana già operativi dallo scorso luglio. Ma ancora non è sufficiente.

«Per l’anno prossimo – continua Sacchetti – si prevede di incrementare l’attività di controllo e repressione degli illeciti in quanto, oltre a determinare un degrado del territorio urbano e non, rappresentano un’importante voce di spesa. Parallelamente sarà potenziata l’attività di controllo sul rispetto dei termini del contratto da parte del gestore. Sono inoltre state acquisite dall’amministrazione e sono in corso d’installazione 24 foto-trappole in grado di catturare immagini relative agli abbandoni anche in scarse condizioni di visibilità. Le foto-trappole saranno spostate a rotazione su tutto il territorio comunale e attraverso le immagini sarà possibile individuare e sanzionare i responsabili degli abbandoni».

Dove il buon senso non basta, insomma, tentano le multe: il deposito di rifiuti fuori dai cassonetti o senza rispettare le norme del porta a porta è punito – sottolineano dal Comune di Arezzo – con una sanzione da 80 a 500 euro, ma alcune fattispecie di abbandono commesse da persona giuridica rappresentano violazione di carattere penale con sanzione da 300 a 3.000 euro, raddoppiata nel caso in cui vengano abbandonati rifiuti pericolosi.

L. A.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.