Il bilancio delle Golette verde e dei laghi 2024: oltre il limite di legge il 36% dei campioni
Per Goletta Verde e Goletta dei Laghi è tempo di bilanci e quel che ne emerge è che i litorali marini e lacustri non godono di ottima salute. «A minacciarli maladepurazione, scarichi abusivi, inquinamento – spiega Legambiente - ma anche l’accelerata della crisi climatica che, in particolare, con le piogge intense mette sotto pressione i sistemi di depurazione». Il risultato è che su 394 punti campionati tra giugno, luglio e inizio agosto dalle Golette del Cigno Verde in 19 regioni e «Su 265 punti campionati da Goletta Verde in 15 regioni costiere il 37% è stato giudicato oltre il limite. Nello specifico il 25% dei campioni è risultato “Fortemente inquinato”, mentre il 12% “Inquinato”. Il 63% sono risultati invece “Entro il limite”. Preoccupano sempre le foci di fiumi. Il 44% di quelle analizzate hanno avuto un giudizio di “Fortemente inquinato”, il 16% “Inquinato” e solo il 40% “Entro il limite”». Per quanto riguarda i bacini lacustri, sono stati 39 i laghi in 11 regioni monitorati da Goletta dei Laghi 2024 di Legambiente e «Su 129 campionamenti eseguiti, il 67% dei punti è risultato “Entro il limite”, il 28% “Fortemente inquinato” e il 5% “Inquinato”».
Foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano i punti critici. Il 47% dei prelievi complessivi (185 su 394) delle Golette è, infatti, avvenuto presso le foci dei fiumi e nel 59% dei casi il giudizio è stato “oltre il limite" (109 su 185). Migliori invece i risultati dei campioni prelevati nelle acque lacustri e marine sia in aree di maggior afflusso di bagnanti che in prossimità di punti critici: solo il 14% dei campioni hanno ricevuto un giudizio negativo in base alla analisi delle Golette (30 punti su 208).
Novità di quest’anno anche 18 osservati speciali (14 lungo la costa e 4 nei laghi Maggiore, Orta, Trasimeno e Bolsena) monitorati da Goletta Verde e dei Laghi. Legambiente evidenzia che «Si tratta di punti storicamente critici dove Legambiente, tra marzo e giugno, ha ripetuto in media 3 prelievi aggiuntivi a quello ufficiale previsto durante il passaggio delle campagne. Su 45 campioni, 32 lungo la costa e 13 nei laghi, il 69% ha mostrato concentrazioni al di sopra dei limiti di legge anche nei mesi precedenti al periodo estivo». Legambiente valuterà se ci sono i presupposti per fare esposti alle autorità competenti e chiedere maggiori monitoraggi e controlli.
Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, ha commentato: «I risultati di Goletta Verde e dei Laghi risentono spesso anche delle differenti condizioni metereologiche avute nei mesi estivi di questi ultimi due anni, in cui si è passati da una condizione di siccità dominante in tutto il territorio del centro nord della penisola, con fiumi in secca e canali prosciugati, ad un’estate come quella in corso che è stata caratterizzata invece da frequenti ed abbondanti piogge che possono aver mandato in sofferenza gli impianti di depurazione. Evidenze che si sono viste soprattutto nel corso della Goletta dei laghi dove, rispetto al 2023, quest’anno è cresciuta la percentuale complessiva di punti oltre il limite di legge, passando dal 23% dell’anno scorso al 33% del 2024”. Legambiente ricorda che ad oggi pesano sull’Italia quattro procedure di infrazione per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue (91/271/CEE); l’ultima (2017/2181) è ancora in fase di istruttoria, le prime tre sono già sfociate in sentenza di condanna e in particolare la prima, risalente al 2004, è giunta fino alla sanzione pecuniaria».
Le due campagne quest'estate hanno monitorato lo stato di salute del Mediterraneo e dei bacini lacustri grazie ad oltre 200 volontari e volontarie di regionali e circoli di Legambiente attivi nei campionamenti, portando anche in primo piano il tema dell’eolico offshore, che rappresenta una grande opportunità per il Paese, e denunciando al tempo stesso con una serie di blitz anche gli attacchi da cemento illegale, speculazioni, abusivismo edilizio, trivelle e opere inutili, gli incedi e poi la grande emergenza siccità con un blitz sul lago di Pergusa.
Tra le minacce per lo stato di salute della qualità delle acque di mare e laghi, preoccupa anche l’accelerata della crisi climatica nel 2024: dall’emergenza siccità mai finita che ha colpito soprattutto il sud Italia con laghi quasi in secca, all’aumento degli eventi meteo estremi (soprattutto le piogge intense che hanno colpito il nord Italia) mettendo sotto stress gli impianti di depurazione; dalla tropicalizzazione del mar Mediterraneo, soprattutto dell’Adriatico, all’invasione delle specie aliene come il granchio blu.
Per questo, Legambiente lancia la sua proposta: «Un piano nazionale per la tutela di mare e laghi che abbia al centro l’ammodernamento e il completamento del sistema di depurazione, l’applicazione dei piani di adattamento al clima, più aree protette entro il 2030 e una virata decisa verso le rinnovabili e l’eolico offshore. In particolare, in tema di eolico offshore, occorre definire la Pianificazione dello Spazio Marittimo (PSM) che serve ad organizzare al meglio le interazioni fra i suoi usi, per conciliare la domanda di sviluppo con la salvaguardia degli ecosistemi marini».
Tra le buone notizie la liberazione in mare della tartaruga marina Sipontina detta Tina nel Golfo di Manfredonia accompagnata da Goletta Verde e da Paco, uno dei cani della squadra dei Tartadog prime unità cinofile, pensate nell’ambito del progetto LIFE TURTLENEST, specializzate nella ricerca dei nidi di tartarughe marine e che hanno incontrato questa estate Goletta Verde in Toscana e Puglia. Il successo dei laboratori didattici a bordo di Goletta Verde con al centro i progetti Life Delfi, Life Sea.Net, Life Turtlenest e Life Elife dedicati a biodiversità dei mari, squali, cetacei e tartarughe marine.
Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha commentato: «Anche quest’anno Goletta Verde e dei laghi, insieme agli osservati speciali, ci ricordano come i fiumi ed i canali che si immettono in mare e nei laghi possano essere veicolo di inquinamento dovuto ad una cattiva o assente depurazione. Un tallone d’Achille del nostro Paese che ha già pagato sanzioni pecuniarie per oltre 142 milioni di euro. Per questo oggi lanciamo la proposta di un piano nazionale per mare e laghi basato su quattro pilastri per contrastare anche la crisi climatica: dal sistema di depurazione ai piani di adattamento al clima passando per più aree protette; ma è fondamentale investire anche su rinnovabili ed eolico offshore su cui l’Italia è in forte ritardo con un solo parco eolico attivo, quello di Taranto, e zero progetti autorizzati tra gli 87 segnalati sul portale VAS-VIA del Mase. Pochi quelli ammessi alla valutazione di impatto ambientale, nonostante un potenziale importante messo in evidenza proprio da questi per una potenza complessiva di almeno 68 GW, ma anche dal fermento dimostrato con le richieste di connessione a Terna, che a fine giugno, arrivano a 133 per 84 GW di potenza. Impianti che non si faranno certamente tutti, ma che mettono in evidenza le potenzialità dei nostri territori».
Per il Cigno Verde, quello dell’eolico offshore è «Un potenziale decisamente sottovalutato dal Governo Meloni, e dimostrato non solo attraverso le lentezze burocratiche, come tutte le fonti rinnovabili, ma anche dall’obiettivo di sviluppo programmato nel nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima dove al 2030 si pone un obiettivo di soli 2,1 GW. Senza dimenticare le numerose opposizioni regionali e locali che si sviluppano intorno a questi progetti, supportati da fake news e campagne denigratorie». Tra le regioni più coinvolte dalle richieste ci sono la Puglia, con 37 pratiche e 26 GW, la Sicilia, con 35 pratiche e 23 GW e la Sardegna con 29 pratiche e 13 GW.
Simone Togni, presidente dell’ANEV, ha detto che «Goletta Verde ha terminato le tappe previste nel 2024 e ancora una volta ci ha fatto capire l’importanza di questo progetto che l’ANEV, ormai, sostiene convintamente da diversi anni. Goletta Verde è una campagna che nasce per monitorare, informare e sensibilizzare la popolazione sui temi della qualità delle acque così importanti per la vita. Quest’anno la campagna si è focalizzata sulle energie rinnovabili e sull’eolico, on e off-shore, tecnologia che ci permetterà di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione se adeguatamente sostenuta. Noi come ANEV continueremo a promuovere l’eolico in tutte le forme, on e off-shore, affinché si riescano a raggiungere gli obiettivi di 3x11 GW (nuove installazioni onshore, off-shore e repowering) di potenza installata entro il 2040 e continueremo a sostenere il progetto Goletta Verde di Legambiente per mantenere alta l’attenzione sulla salvaguardia del nostro Pianeta»-
Riccardo Toto, direttore generale di Renexia. l’impresa che ha firmato l’accordo con la Cina per produrre le pale eoliche in Italia, ha concluso: «E’ il terzo anno consecutivo che, con Renexia, solchiamo i mari italiani a bordo di Goletta Verde. Ogni volta questo viaggio ci dà l’occasione di continuare un dialogo aperto con le comunità e con gli stakeholder locali dei nostri progetti eolici per favorire una transizione energetica che sia concretamente sostenibile. Con Legambiente siamo convinti che un approccio scientifico scrupoloso sia il presupposto indispensabile per portare avanti i progetti in cui crediamo, nel rispetto delle comunità locali e dell’ecosistema marino. Negli Stati Uniti gli Enti federali hanno emesso nel mese scorso un primo parere positivo di sostenibilità ambientale per il grande impianto offshore che abbiamo sviluppato per il Maryland e che ci ha spinti ad immaginarne uno ancora più grande per il nostro Paese. Con Med Wind, il parco eolico galleggiante al largo del Canale di Sicilia, abbiamo concluso tre campagne oceanografiche che certificano la sostenibilità di un progetto che potrà portare energia pulita in oltre 3 milioni di abitazioni. Quest’anno lo abbiamo presentato con un video a bordo di Goletta Verde e abbiamo sfatato alcuni falsi miti che circondano questa tecnologia innovativa. Ringraziamo la squadra di Goletta Verde per aver rinnovato un’opportunità straordinaria di incontro, mostrando che una crescita sostenibile per l’Ambiente e per le Comunità del nostro Mare non solo è possibile e auspicabile, ma è la sfida da vincere oggi per costruire il nostro futuro».