
Emissione di inquinanti gassosi e particolato da motori a combustione: l'Italia si adegua

L’Italia si adegua alle modifiche europee del 2012 relative ai provvedimenti da adottare contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori a combustione interna destinati all'installazione su macchine mobili non stradali. Quindi modifica il vecchio decreto del 1999 – quello di attuazione della direttiva 97/68/CE – con un nuovo decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri.
Il nuovo decreto recepisce la direttiva europee del 2012 quella che adegua al progresso tecnico le disposizioni europee del 1997 relative al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri sui provvedimenti da adottare contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante dei motori a combustione interna, destinati all'installazione su macchine mobili non stradali.
Nel corso degli anni la direttiva del 1997 ha subito dei cambiamenti in forza di altre disposizioni che ne hanno introdotto, per esempio nuovi metodi di prova per alcuni veicoli e per alcuni motori (come quelli comandati elettronicamente) e anche metodi di controllo degli NOx necessari al corretto funzionamento dei complessi sistemi di post-trattamento capaci di soddisfare i nuovi limiti di emissione per i motori.
Dunque la direttiva del 2012 si adatta a tutto questo e visto che la precedente non conteneva disposizioni specifiche per le emissioni del basamento - che sono emissioni secondarie del motore - chiarisce il modo in cui si tiene conto di tali emissioni. Inoltre aggiorna l'elenco dei documenti informativi per tener conto del progresso tecnico e dei mutamenti intervenuti in modo tale da consentire una registrazione completa. Riesamina i requisiti di durabilità affinché la riduzione delle emissioni risulti effettiva a motore in funzione. E aggiorna ai testi attualmente in vigore le omologazioni.
