Dall’acciaio al turismo sostenibilità è qualità, e i consumatori sono disposti a pagarla di più
È stata presentata ieri a Brescia la seconda edizione del rapporto Sostenibilità è qualità, promossa dalla Fondazione Symbola insieme a Ipsos e alla Camera di commercio locale, che documenta un’importante inversione di tendenza nella percezione della sostenibilità da parte dei consumatori italiani.
Se fino a non molti anni fa ciò che era associato alla sostenibilità rappresentava un prodotto meno soddisfacente, scelto più per una questione valoriale a scapito di una piena soddisfazione, oggi il concetto appare ribaltato: sostenibilità è qualità, appunto.
Molti cittadini sono sempre più informati, più consapevoli e attivi, e quindi più disponibili a mettere in discussione abitudini consolidate, stili di vita e modelli di consumo ancorati al passato. Cosa spinge verso una maggiore attenzione e un maggior interesse per la sostenibilità?
Dalla ricerca svolta da Ipsos e Symbola a marzo 2024 sono emersi tre driver: l’etica (dà un contributo pari al 7,7%), la paura, in particolare per i cambiamenti climatici e per il futuro del pianeta (22%) e la qualità (70,3%).
«La sostenibilità – spiega Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – non solo è necessaria ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. In Italia in particolare la sostenibilità è strettamente connessa con la coesione, la bellezza e l’innovazione. La sostenibilità ambientale è una sfida che guarda al futuro per il bene del territorio, delle comunità. Scommettere su un’Italia che fa l’Italia è la chiave per rafforzare la nostra economia».
Un approccio che vale per tutti i settori economici, per quanto diversi tra loro. Nel comparto della metallurgia-acciaio, ad esempio, la sostenibilità è associata alla qualità quando si pone attenzione alla sicurezza dei lavoratori (44%), si investe in ricerca e sviluppo (42%) e sono presenti certificazioni ambientali (42%).
Il consumatore è propenso a riconoscere un premium price ai prodotti il cui acciaio è prodotto in modo etico e sostenibile, mediamente più che ad altri settori; al contempo, i cittadini vedono un impegno delle aziende della metallurgia-acciaio relativamente alla circolarità delle produzioni, ambito dove ritengono cruciale questo sforzo anche perché gli snodi critici del ciclo di vita dell’acciaio afferiscono soprattutto alla gestione degli scarti di lavorazione.
Agli antipodi della metallurgia, anche nel settore del turismo-viaggi oltre il 60% degli italiani si ritiene un consumatore etico e responsabile relativamente ai viaggi e pensa che la sostenibilità sia sinonimo di qualità quando gli operatori del settore si dimostrano attenti, alle comunità locali (36%), ai lavoratori (32%) e all’ambiente (32%). Un viaggiatore convinto della qualità e della sostenibilità di un servizio turistico è disposto a riconoscergli un premium price; guardando invece agli snodi che richiedono maggiore attenzione per garantire la sostenibilità del settore sono i trasporti e la ristorazione.
Certo non è tutto rose e fiori, anzi. Come sottolinea Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, l’attenzione alla sostenibilità «è stata messa a dura prova da anni difficili, legati alle preoccupazioni geo-politiche e al forte aumento dei prezzi. A questi elementi generali vanno anche affiancati elementi più specifici: un impegno non considerato adeguato di governi ed aziende, la sensazione di stasi se non di arretramento, l’assenza di visione in cui riconoscersi. Però molti elementi ci portano a considerare questa fase una “crisi di crescita”: infatti nel 2024 si riduce anche l’indifferenza e lo scetticismo, a testimonianza che le persone sarebbero oggi più pronte ad impegnarsi in un progetto condiviso, se conosciuto e compreso».
Da qui l’importanza da un lato di una buona informazione sui temi della sostenibilità, basata sui pilastri dell’ambientalismo scientifico, e dall’altra di un approccio proattivo da parte delle imprese per poter restare competitive.
«Con sempre maggiore convinzione – sottolinea nel merito Roberto Saccone, presidente della Camera di commercio di Brescia – la sostenibilità e la qualità dei prodotti vengono percepite dai consumatori come aspetti strettamente connessi ed è pertanto fondamentale, al fine del mantenimento della competitività delle nostre Pmi sui mercati, incentivare ulteriormente la cultura della sostenibilità e l'adozione di pratiche sostenibili nello svolgimento dell'attività d'impresa».