Il comparto italiano dell’autodemolizione alla sfida delle nuove norme europee
Si è concluso a Torino l’Ada event, l’appuntamento organizzato dall’Associazione demolitori di autoveicoli (Ada, che a sua volta aderisce ad Assoambiente) per fare il punto sulle nuove norme europee che interesseranno il settore a partire dai prossimi anni.
«La nuova normativa che entrerà in vigore con ogni probabilità nel 2026 è destinata a stravolgere il business dell’autodemolizione come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi, chiedendo ad ogni singolo operatore di raggiungere il target di recupero dell’85%. Per farlo – spiega il presidente Ada, Anselmo Calò – gran parte delle imprese ancora lontane dall’obiettivo non avranno alternativa a investire sulla tecnologia per rinnovare i propri impianti per renderli così più performanti e a digitalizzare il proprio business ampliando l’offerta sul mercato».
L’evento ha avuto come tema centrale “Il futuro dei centri di raccolta per gli end-life-vehicle – Avanzamento tecnologico e raggiungimento degli obiettivi”.
Nel corso del convegno si sono alternati, al cospetto di un’ampia platea di operatori presenti, gli interventi di rappresentanti del mondo scientifico e di imprese ed esperti del settore che si sono confrontati sulle strategie per affrontare le sfide presenti e future di un comparto sempre più rivolto verso l’economia circolare e al centro della transizione ecologica della mobilità impressa a livello europeo.
Calò ha inoltre evidenziato come «l’attuale contesto e l’ormai prossima normativa richiedono a tutti gli operatori, e soprattutto a quelli più ‘tradizionali’, di cambiare visione del proprio business, con particolare riferimento anche alla fase di rivendita dei pezzi di ricambio che dovrà articolarsi in modo efficace anche online, ampliando il mercato di riferimento e superando i limiti territoriali. Un’evoluzione, quella dell’offerta online, che a cascata si ripercuoterà sulle diverse fasi delle attività del demolitore che dovranno essere ripensate”.
Tra gli interventi tenutosi nel corso dell’Ada Event spicca quello di Francesco Zirpoli – Direttore del CAMI (Ca’ Foscari), che si è focalizzato sul tema della trasformazione dell’industria dell’auto nel contesto internazionale e sulle prospettive per l’Italia, osservando come si vada verso una riconfigurazione dei confini dell’industria e delle catene del valore.
In particolare, Zirpoli ha approfondito le dinamiche della produzione industriale e in particolare, la nuova geografia produttiva in Europa, il graduale spostamento dell’Italia verso la “semi-periferia” dell’industria e le potenzialità della filiera nazionale, pronta per la trasformazione tecnologica sebbene di piccola dimensione e con investimenti in ricerca e sviluppo sotto la media.