Skip to main content

Devastante effetto Musk: in Europa le vendite Tesla crollano a -49% mentre le auto elettriche fanno +28,4%

I dati relativi ai primi due mesi del 2025 nelle analisi dell’associazione di settore Acea. Calano di quasi il 30% le immatricolazioni di veicoli alimentati a benzina e diesel
 |  Green economy

«I’m selling the nazi mobile», titolava a inizio mese il Guardian raccontando i deleteri effetti del nuovo corso di Elon Musk, fatto di saluti a braccio teso, sostegno al partito tedesco di estrema destra Afd e amenità varie a braccetto con Donald Trump. E non c'è soltanto chi si vuole disfare della propria auto. Assembramenti con cartelli contro le svasti-cars e casi di veicoli Tesla danneggiati sono stati segnalati negli Stati Uniti e non solo. E anche le vendite ormai sono mesi che vanno giù in picchiata. Soprattutto in Europa. E questo nonostante le immatricolazioni delle auto elettriche siano in costante e progressivo aumento, a scapito dei veicoli alimentati a benzina e diesel, che invece fanno registrare in diversi Paesi europei contrazioni tra il 20 e quasi il 30%. Qualche cifra più precisa? Eccola.

Nei primi due mesi del 2025, le vendite di auto elettriche in Europa sono aumentate del 28,4%, raggiungendo 255.489 unità e conquistando il 15,2% della quota di mercato totale dell’Ue. Tre dei quattro maggiori mercati europei, che rappresentano il 64% di tutte le immatricolazioni di auto elettriche a batteria, hanno registrato forti aumenti a due cifre: Germania (+41%), Belgio (+38%) e Paesi Bassi (+25%). In contrasto con la Francia, che ha registrato un leggero calo dell'1,3%. Ma, soprattutto, appunto, in contrasto con il dato di quella che fino a non molto tempo fa veniva giudicata l’auto elettrica per antonomasia: la Tesla. Già, perché l’azienda di Musk ha fatto registrare nello stesso periodo di tempo un sonoro -49%. Praticamente, la metà rispetto a quanto venduto all’inizio del 2024.

A fornire questi dati è l’associazione di settore Acea (Association des constructeurs européens d’automobiles) nell’ultima uscita del report che periodicamente diffonde. I dati specifici di febbraio 2025 mostrano che le nuove immatricolazioni di auto ibride-elettriche nell’Ue sono aumentate del 18,7%, grazie a una crescita significativa nei quattro mercati più importanti: Francia (+51,4%), Spagna (+31,5%), Italia (+10,4%) e Germania (+9,8%). Ciò ha portato a 594.059 unità immatricolate nei primi due mesi del 2025, pari al 35,2% della quota di mercato dell’Ue. Le immatricolazioni di auto elettriche plug-in-hybrid sono diminuite del 5% nel periodo gennaio-febbraio 2025. Questo calo è stato determinato principalmente da riduzioni significative in mercati chiave come il Belgio (-65,3%) e la Francia (-49,3%). Di conseguenza, le auto elettriche plug-in-hybrid rappresentano ora il 7,4% delle immatricolazioni totali nell’Ue. Inoltre, la variazione annuale di febbraio 2025 ha mostrato un aumento del 23,7% per le auto elettriche a batteria e del 19% per quelle ibride-elettriche, mentre le elettriche plug-in-hybrid hanno registrato un leggero calo dell’1,4%.

Sempre nel corso del mese di febbraio 2025, si legge nel report realizzato da Acea, le immatricolazioni di auto a benzina hanno registrato un calo significativo del 20,5%, con tutti i principali mercati in contrazione. La Francia ha registrato il calo più marcato, con un crollo delle immatricolazioni del 27,5%, seguita da Germania (-24,9%), Italia (-19%) e Spagna (-13%).

Con 489.838 nuove auto immatricolate finora, la quota di mercato delle auto a benzina è scesa al 29,1%, rispetto al 35,5% dello stesso periodo dell’anno precedente. Allo stesso modo, il mercato delle auto diesel è diminuito del 28%, con una quota di mercato del 9,7% per i veicoli diesel a febbraio 2025. Complessivamente, nella maggior parte dei mercati dell'Ue sono stati osservati cali a due cifre.

Se il quadro complessivo mostra un trend positivo per i veicoli elettrici, un ulteriore focus realizzato sempre dall’associazione di settore Acea accende un faro proprio sul crollo delle vendite di Tesla. La casa automobilistica guidata da Musk, in questi mesi in cui ha accentuato il suo impegno politico a favore di Donald Trump, del partito di estrema destra tedesco Afd e di altri controversi personaggi e gruppi politici, ha fatto registrare un crollo del 49% nel primo bimestre dell’anno, vendendo in tutta Europa soltanto 19.046 veicoli, contro i 37.311 dello stesso periodo del 2024, e confermando un trend che va avanti da settimane negli Stati Uniti, nei mercati asiatici e nei paesi comunitari. Italia compresa.

Simone Collini

Dottore di ricerca in Filosofia e giornalista professionista. Ha lavorato come cronista parlamentare e caposervizio politico al quotidiano l’Unità. Ha scritto per il sito web dell’Agenzia spaziale italiana e per la rivista Global Science. Come esperto in comunicazione politico-istituzionale ha ricoperto il ruolo di portavoce del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel biennio 2017-2018. Consulente per la comunicazione e attività di ufficio stampa anche per l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Unisin/Confsal, Ordine degli Architetti di Roma. Ha pubblicato con Castelvecchi il libro “Di sana pianta – L’innovazione e il buon governo”.