
Efficienza energetica degli edifici storici: l’esempio di Villa Farnesina per un nuovo modello di sostenibilità

La sfida di decarbonizzare e rendere più efficienti dal punto di vista energetico gli edifici storici è quantomai attuale. E ora importanti risultati arrivano dalla sede dell’Accademia nazionale dei Lincei. Sono stati infatti presentati i primi risultati dello studio realizzato da Rse, Eni e della stessa istituzione scientifica sulla riqualificazione energetico-ambientale di Villa Farnesina. Ebbene, nel corso dell’evento dal titolo “Roadmap per la decarbonizzazione e la sostenibilità del complesso di Villa Farnesina”, è stato evidenziato un nuovo modello di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, replicabile negli edifici di elevato valore storico-artistico. Il primo esempio applicativo, la sede dell’Accademia, ha richiesto l’integrazione di interventi di riqualificazione conservativi, e il risultato è stato giudicato più che positivo.
«Il piano di riqualificazione energetico-ambientale di Villa Farnesina, sede dell’Accademia dei Lincei di riconosciuta importanza artistica, storica e culturale, è cruciale per preservare l’integrità e il valore degli edifici storici, garantendo al contempo un futuro più sostenibile. Questo intervento dimostra come l’integrazione di conoscenze scientifiche avanzate e metodologie conservative sia fondamentale per preservare l’integrità e il valore degli edifici storici. Si tratta di un passo significativo verso la sostenibilità del patrimonio culturale italiano, confermando Villa Farnesina come laboratorio d’eccellenza per l’innovazione nel settore della riqualificazione storico-ambientale», ha dichiarato Roberto Antonelli, Presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei. Franco Cotana, amministratore aelegato di Rse, ha voluto evidenziare come «la sostenibilità del patrimonio culturale non possa prescindere da un approccio metodologico rigoroso e scientifico, in grado di coniugare la tutela dell’identità storico-testimoniale e architettonica con l’innovazione tecnologica. Lo studio congiunto, realizzato grazie al prezioso lavoro svolto in collaborazione con Eni e Accademia Nazionale dei Lincei per Villa Farnesina, dimostra come l’integrazione tra competenze scientifiche e tecnologiche possa portare a soluzioni concrete ed efficaci per la transizione energetica del patrimonio storico».
Il convegno ha segnato un passo significativo verso l’attuazione di interventi mirati alla sostenibilità del patrimonio culturale italiano, confermando Villa Farnesina come laboratorio d’eccellenza per l’innovazione nel settore della riqualificazione storico-ambientale.
Sull’importanza di integrare tecnologie avanzate e strategie innovative per migliorare l’efficienza energetica degli edifici storici è intervenuto Giuseppe Ricci, chief operating officer industrial transformation di Eni, che ha dichiarato: «Abbiamo messo in campo le nostre migliori competenze, anche con il supporto delle nostre società Enilive, Versalis e Plenitude, per identificare le soluzioni più idonee per migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale del complesso di Villa Farnesina, che può rappresentare un ‘caso pilota’ per un approccio innovativo, integrato e replicabile per la riqualificazione di edifici storici con analoghe caratteristiche».
