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Il consolidamento della toscana Sienambiente incide per 19 milioni di euro

Nel bilancio 2024 di Iren crescono utile e investimenti in sostenibilità, mentre cala l’intensità carbonica

Dal Fabbro: «I buoni risultati raggiunti ci consentono di proporre, in linea con le previsioni di Piano industriale, un incremento del dividendo dell’8%»
 |  Green economy

Il Cda della partecipata a controllo pubblico Iren, tra le principali multiutility attive nel Paese, ha approvato oggi il primo bilancio consolidato integrato al 31 dicembre 2024, che unisce a un impegno in crescita sui fronti dello sviluppo sostenibile dei risultati positivi sul fronte economico finanziario.

Dal bilancio emerge infatti un Margine operativo lordo (Ebitda) pari 1,27 miliardi di euro (+6,5%) – un trend supportato dalla crescita dei business regolati, dalle attività di vendita e dal consolidamento delle società Acquaenna e della toscana Sienambiente, attiva nel ciclo di gestione rifiuti della provincia senese.

«Chiudiamo il 2024 approvando risultati positivi supportati sia dalla crescita organica dei diversi business sia da quella inorganica con l’integrazione di Acquaenna e Sienambiente – commenta nel merito il presidente del gruppo Iren, Luca Dal Fabbro – Il consolidamento societario non solo accelera la crescita e rafforza la presenza territoriale del Gruppo, ma abilita anche nuovi progetti di sviluppo. Questa capacità di estrarre valore dalle società acquisite ci ha portati ad anticipare già nel 2025 il consolidamento di Egea, favorendo nuovi investimenti sui territori come lo sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria. Dal punto di vista finanziario nel corso dell’anno è cresciuto il peso della finanza sostenibile attraverso l’emissione di due nuovi Green Bond per un valore complessivo di 1 miliardo di euro. Inoltre, a gennaio 2025 abbiamo emesso il primo Bond Ibrido di Iren per un valore di 500 milioni di euro a supporto dello sviluppo inorganico. I buoni risultati raggiunti, tra cui un’utile netto in crescita del 5%, ci consentono di proporre, in linea con le previsioni di Piano Industriale, un incremento del dividendo dell’8%, portandolo a 12,83c€/azione».

Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 942 milioni di euro, in crescita (+0,9%) rispetto al 2023, di cui 830 milioni di euro di investimenti tecnici e 112 milioni di euro di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Egea (87 milioni di euro), al consolidamento di Sienambiente (19 milioni di euro) e all’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del nuovo impianto agrivoltaico di Rovigo (5 milioni di euro). Si segnala inoltre che il 76% degli investimenti è stata orientata a progetti di sostenibilità, in linea con le previsioni di piano industriale.

Dal punto di vista della sostenibilità, il 2024 ha segnato un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita sostenibile delineato nel piano industriale: l’intensità carbonica si attesta pari a 315 gCO2/kWh (-6%) in seguito all’incremento della produzione rinnovabile, in particolar modo idroelettrica, e al calo della produzione a gas e da WTE; la raccolta differenziata ha raggiunto complessivamente quasi il 70% in tutte le aree servite e i rifiuti inviati agli impianti di recupero materia hanno superato il milione di tonnellate (+13%), l’energia verde venduta ai clienti finali si è attesta pari a quasi 2.400 GWh (+36%) innescando, congiuntamente ai prodotti e servizi di Iren Plus, un risparmio energetico per i clienti pari a oltre 470.000 tonnellate equivalenti di petrolio (+33%). Nel corso dell’anno si è registrato l’aumento dei comuni serviti dall’attività di raccolta rifiuti che superano i 550 a valle dell’aggiudicazione dell’appalto del Consorzio Ecologico Cuneese e di quello della Provincia di Asti, l’incremento del numero dei clienti nel settore energetico pari a 2,3 milioni a fine 2024 (+5%), grazie alla strategia commerciale basata sulla valorizzazione della clientela e sull’eccellenza della customer experience. Inoltre, è proseguita l’estensione della rete di teleriscaldamento che supera i 102 milioni di metri cubi (+1,2%). Infine, le perdite idriche sono risultate pari al 31% in linea con lo scorso anno, nonostante l’ampliamento del perimetro con l’inclusione di Acquaenna, impattata nel corso dell’anno da siccità e climatica sfavorevole.

Redazione Greenreport

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