Skip to main content

La settimana di Trump al centro del nuovo appuntamento con il podcast di greenreport

La selezione di notizie a cura del direttore responsabile Maurizio Izzo: le sfide di fronte all’Europa, gli approfondimenti su prezzo del gas e caro-bollette, l’approvazione in Toscana del Piano per l’economia circolare, e tanto altro ancora in poco più di quattro minuti
 |  Green economy

«Anche per noi è stata la settimana di Trump – dice il direttore responsabile Maurizio Izzo aprendo il nuovo appuntamento con il podcast di greenreport – quindi non proprio una bella settimana». Il tema, come spiegano tanto il presidente di Symbola Ermete Realacci quanto il direttore editoriale di greenreport Erasmo D’Angelis, non è tanto quel che faranno gli Stati Uniti ma quel che farà, o non farà l’Europa di fronte al negazionismo climatico del nuovo presidente Usa. Dice in un’intervista il primo: «L’Europa è il più grande mercato del mondo, è il continente più civile, se facciamo il confronto con gli altri per quel che riguarda livello di diseguaglianze e la spesa sociale. L’Europa deve fare l’Europa. Bisogna dare una spinta per una politica economica comune. Bisogna mettere in chiaro che il Green deal non è un fioretto, non è un’incombenza, ma una sfida tecnologica. È il modo in cui l’Europa afferma la sua economia scommettendo sul futuro». Scrive nell’editoriale del 21 gennaio D’Angelis: : «L’Europa sarebbe chiamata oggi a rispondere, persino a spiazzare il presidente Usa, insomma ad uno scatto in più sulle questioni climatiche e dello sviluppo per tutelare territori e economie da rischi da brivido».

Continuando a parlare di Europa, Izzo segnala il fatto che in Ue le rinnovabili corrono più del previsto, mentre in Italia pesa la dipendenza dal gas fossile.

A proposito di gas, continua Izzo, abbiamo appreso dall’intervento di Pichetto Fratin alla Camera non solo che il prezzo è arrivato 47,6 euro per MW ed è destinato a rimanere su questi livelli per tutto il 2025, facendo schizzare i valori dell’elettricità  intorno ai 130/145 euro/MWh, ma anche che paghiamo il costo della CO2 anche sull’energia prodotta da fonti rinnovabili. «Considerato che il “prezzo” della CO2 è passato dal 2018 ad oggi da 7 a 65 euro a tonnellata – scrive Andrea Sbandati nel passaggio letto nel podcast – si capisce come anche questo fattore pesi sul costo dell’energia in Italia. Un fenomeno assurdo, difficilmente spiegabile a cittadini ed imprese, che già fanno fatica a capire il criterio del “marginal price” che lega il prezzo dell’energia elettrica al prezzo del gas e non al dettaglio del mix produttivo che include fonti rinnovabili con costi di produzione di solito molto più bassi».

Per quanto riguarda la Toscana, che ha approvato il Piano regionale dell’economia circolare, Izzo segnala l’intervista al presidente di Confservizi Cispel Toscana Nicola Perini, che dice: È stata una discussione molto lunga, forse troppo. Le nostre aziende avevano bisogno di un quadro di programmazione aggiornato e finalmente è arrivato. Per prima cosa diciamo che finalmente abbiamo un Piano ambizioso negli obiettivi di riduzione, raccolta differenziata e riciclo. Un Piano impegnativo ma nonostante il quale resta ancora molto da fare, con uno sforzo collettivo e strutturato di tutti: cittadini, comuni, Ato, aziende e Regione. Un lavoro che probabilmente finora non è stato fatto ma dal quale adesso non possiamo più sottrarci, se vogliamo raggiungere gli obiettivi».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.