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Investimento da 50 milioni di euro

Inaugurato allo scalo Roma Fiumicino il più grande impianto fotovoltaico aeroportuale d’Europa

Collegati 55 mila pannelli solari, la Solar farm è tra le più estese al mondo. Consentirà allo scalo di produrre annualmente energia elettrica per più di 30 GWh e contemporaneamente di tagliare le emissioni di CO2 di oltre 11 mila tonnellate
 |  Green economy

Un investimento di 50 milioni di euro, il cui frutto è già visibile nei 55 mila pannelli in silicio monocristallino che si stendono lungo due chilometri e mezzo di terreno. Ecco alcuni dettagli della Solar Farm inaugurataall’aeroporto di Roma Fiumicino. Si tratta del più grande impianto fotovoltaico aeroportuale in autoconsumo presente in uno scalo europeo e tra i più estesi al mondo. È una struttura che potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico annuale di 30mila famiglie, giusto per dare un’idea della portata. Una struttura che consentirà allo scalo di produrre annualmente energia elettrica per più di 30 GWh e che contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 dello scalo romano di oltre 11 mila tonnellate ogni anno. 

L’impianto è stato inaugurato ieri alla presenza del ministro dell’Ambiente e della dicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ritiene la Solar Farm «la prova di come la transizione energetica sia in grado di generare opportunità di crescita non soltanto per il sistema delle nostre imprese ma anche per i cittadini». L’opera ha una potenza di 22 megawatt di picco, è stata progettata da Adr e realizzata da Enel all’interno del confine aeroportuale, posizionato lungo il lato Est della Pista 3. L’impianto, come spiegano i protagonisti dell’iniziativa in una nota, «consolida l’impegno di Adr nella transizione green e nella decarbonizzazione con una infrastruttura unica nel suo genere in tutto il panorama aeroportuale internazionale», per dirla con le parole dell’ad di Adr, Marco Troncone. «La Solar Farm è un esempio perfetto di come è possibile ottimizzare l’uso del sedime aeroportuale, in tutta la sua estensione, per consentire una crescita sostenibile dello scalo. È questa la cifra fondamentale del previsto piano di sviluppo dello scalo, del valore di 9 miliardi di euro di investimenti privati, che Adr e Mundys stanno convintamente portando avanti», ha affermato il presidente di Mundys Giampiero Massolo. 

Il principale scalo italiano avrà a regime, nei prossimi 5 anni, una potenza installata di 60 MWp, con l’installazione grazie anche alle ulteriori farm presenti all’interno del perimetro dell’attuale sedime. L’investimento complessivo per la realizzazione del progetto ammonta a circa 50 milioni di euro, nell’ambito di un paniere di interventi per la generazione rinnovabile e la mobilità sostenibile per un impegno finanziario che supera i 200 milioni di euro. Solar Farm contribuirà anche a ridurre le emissioni di CO2 dello scalo di oltre 11tonnellate ogni anno, una tappa nel percorso di transizione energetica e decarbonizzazione con l’obiettivo di arrivare al Net Zero Carbon nel 2030. Per il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, la Solar Farm è «un impianto di eccezionale portata ed è un ulteriore passo significativo verso la riconciliazione del trasporto aereo con l’ambiente perseguita da Enac, in linea con le direttive europee e con le linee guida dell’Ente che hanno semplificato i processi autorizzativi».

Redazione Greenreport

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