La transizione energetica non deve innescare una corsa precipitosa all’avidità che schiaccia i poveri
La COP29 Unfccc in corso a Baku ha ospitato i colloqui del Panel on Critical Energy Transition Minerals che si sono concentrati sulla questione urgente di come gestire la domanda di minerali essenziali per la produzione di veicoli elettrici e pannelli solari senza innescare una corsa precipitosa e avida che sfrutterebbe ancora di più le comunità locali e schiaccerebbe i poveri con nuove ingiustizie.
Introducendo la s discussione, il segretario generale dell’Onu António Guterres ha detto che «Siamo qui per rispondere a una sfida fondamentale: orientare la transizione energetica verso la giustizia» e ha chiesto ai partecipanti a una tavola rotonda di esprimere il loro parere sul lavoro del suo Panel on Critical Energy Transition Minerals, istituito alla Cop28 Unfccc del 2023 negli Emirati Arabi Uniti con l'obiettivo di riunire governi, organizzazioni internazionali, industria e società civile per sviluppare principi comuni e volontari per guidare le industrie estrattive «In nome della giustizia e della sostenibilità».
Guterres ha ricordato che «La rivoluzione delle energie rinnovabili sta avanzando a gran velocità. L'anno scorso, per la prima volta, la quantità investita in reti e energie rinnovabili ha superato la quantità spesa in combustibili fossili. Si prevede che la domanda di minerali essenziali per la transizione aumenterà, poiché i governi triplicheranno la capacità globale di energie rinnovabili entro il 2030, come promesso, ed elimineranno gradualmente i combustibili fossili. Per i Paesi in via di sviluppo ricchi di queste risorse, questa è un'enorme opportunità: generare prosperità, eliminare la povertà e guidare lo sviluppo sostenibile. Ma troppo spesso non è così. Troppo spesso vediamo gli errori del passato ripetersi in una corsa all'avidità che schiaccia i poveri. In effetti, la corsa alle risorse ha portato allo sfruttamento delle comunità locali colpite, al calpestamento dei diritti e alla distruzione degli ambienti. Vediamo i Paesi in via di sviluppo relegati in fondo alle catene del valore, mentre altri si arricchiscono grazie alle loro risorse. E’ sullo sfondo di questa triste realtà e delle richieste di intervento da parte dei Paesi in via di sviluppo che è stato istituito il Panel».
L'ultimo rapporto del Panel on Critical Energy Transition Minerals pubblicato qualche giorno fa individua 7 principi volontari e 5 raccomandazioni attuabili per integrare giustizia ed equità nelle principali catene del valore dei minerali e il capo dell’Onu ha evidenziato che «Questi mirano a dare potere alle comunità, creare responsabilità e garantire che l'energia pulita stimoli una crescita equa e resiliente. Questo include l'avanzamento degli sforzi per garantire che il massimo valore aggiunto venga aggiunto nei Paesi in via di sviluppo ricchi di risorse».
Il sistema Onu sta cercando di contribuire all'attuazione delle conclusioni del Panel, collaborando con gli Stati membri e altri stakeholders per istituire l’High-Level Expert Advisory Group che dovrebbe accelerare l'azione su questioni economiche chiave, tra le quali la condivisione dei benefici, il valore aggiunto e il commercio equo.
Guterres ha affermato che «Saranno i Paesi in via di sviluppo a guidare questo processo, coinvolgendo nelle discussioni, oltre ai governi, anche i popoli indigeni, le comunità locali, i giovani, la società civile, l'industria e i sindacati. Porteremo avanti anche il global traceability, transparency and accountability framework per l'intera catena di valore dei minerali. Questo contribuirà a portare a una produzione responsabile, salvaguardando i diritti umani e l'ambiente. Tutti i leader – del governo, dell’industria e della società civile – dovrebbero unirsi all’Onu e ai suoi partner dei Paesi in via di sviluppo, delle comunità locali e oltre, per portare a termine questo compito».
Il segretario generale dell’Onu ha concluso: «Mentre la domanda di minerali critici per la transizione energetica aumenta, deve aumentare anche l'azione. Insieme, volgiamo la transizione verso giustizia ed equità».