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L'Africa sub-sahariana alla conquista delle energie rinnovabili

Frost & Sullivan, le tecnologie solari, eoliche e geotermiche assisteranno alla crescita maggiore
 |  Green economy

«I governi nella maggior parte dei paesi dell'Africa sub-sahariana hanno fissato obiettivi per le energie rinnovabili sempre più ambiziosi per il proprio settore dell’energia. Le tecnologie solari, eoliche e geotermiche assisteranno alla crescita maggiore, erodendo lentamente la quota di mercato dominante dell’energia idroelettrica, che recentemente è stata messa a dura prova dai cambiamenti climatici».

Celine Paton, analista per Frost & Sullivan, sintetizza così la dinamica catturata dall’ultima analisi della società di consulenza globale, intitolata “Large-Scale Renewable Energy Power Development Opportunities in Sub-Saharan Africa”.

Lo studio rileva infatti opportunità di sviluppo di progetti di energia solare, eolica e geotermica connessa alla rete in Sudafrica, Tanzania, Namibia, Kenya, Zambia, Nigeria ed Etiopia. Anche Costa d’avorio e Ghana, sebbene non compaiano tra le prime cinque, sono stati identificati come paesi importanti per il loro potenziale fotovoltaico solare su larga scala. Il fotovoltaico solare è di gran lunga la tecnologia in via di sviluppo più popolare, seguita da energia eolica, energia geotermica ed energia solare a concentrazione.

Alcuni esempi concreti messi in evidenza da Frost & Sullivan aiutano a chiarire le dimensioni del trend: a giugno 2015, la pipeline di progetti di energia rinnovabile (fotovoltaico solare, solare a concentrazione, eolico) su larga scala nell'Africa subsahariana (ad esclusione di Nord Africa, Sud Africa e isole africane) ammontava a circa 14,7 gigawatt. Sebbene solo 647 megawatt (MW) siano ancora in costruzione, ci sono stati progressi significativi dall’inizio del 2014 con l’attuazione di progetti di punta come i progetti geotermici Olkaria I-III-IV in Kenya (306 MW), il progetto eolico Adama II in Etiopia (153 MW) e la chiusura finanziaria del progetto eolico Lake Turkana in Kenya (310 MW).

«Alcuni governi in Africa stanno cercando di definire quadri normativi e istituzionali chiari al fine di implementare rapidamente tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili, avendo riconosciuto il potenziale per lo sviluppo delle energie rinnovabili su larga scala – spiega Paton – Tuttavia, tra le sfide rilevanti collegate a questi sforzi ci sono la bancabilità dei progetti, la capacità di rete limitata e il costo dell’elettricità. Una carente pianificazione a lungo termine spesso porta i governi a implementare costose soluzioni a breve termine. Complessivamente, il forte sostegno governativo, una visione a lungo termine, una pianificazione astuta dell’energia e il coinvolgimento del settore privato sono essenziali per il successo dell’implementazione dei progetti di energia rinnovabile nell'Africa sub-sahariana, gli sviluppatori di energia rinnovabile in grado di approfittare di questi fattori e raccogliere strutture di finanziamento innovative riusciranno a sfruttare in modo ottimale le opportunità in questo mercato dinamico».

Redazione Greenreport

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