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Entro 3 anni il Pil dei Brics supererà quello del G7. Sono già il più grande mercato del mondo

Una sfida sul filo del rasosio: 32.500 miliardi di dollari contro 34.700
 |  Green economy

A Mosca, in contemporanea con il G7 in Germania, è in corso il primo forum interparlamentare dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e secondo Alexei Puchkov, presidente della Commissione affari internazionali della Duma, la Camera bassa del Parlamento federale russo, «Nel corso dei 2 o 3 prossimi anni, i Paesi membri del gruppo Brics sorpasseranno gli Stati del G7 per Pil globale».

Una previsione che sottolinea quanto ormai gli equilibri economici e politici del pianeta siano labli e quanto sigle come quelle del G7 siano menzognere e ormai raccontino solo di un mondo occidentale che continua ad autodefinirsi, certamente più ricco in redditi (per ora) in Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Canada, ma ormai surclassato come economia da Paesi in via di sviluppo come Cina ed India e tallonato da Brasile e Russia, mentre il Sudafrica deve ancora risolvere i problemi strutturali del sottosviluppo, come l’accesso all’energia elettrica.

I Paesi Brics si estendono sul 26% delle terre emerse ed hanno il 42% della popolazione mondiale. Nel 2013 le loro quote costituivano il 16,1% degli scambi commerciali mondiali, il 10,8% delle spese militarie il 40,2% della produzione di energia fossile. Il mercato dei consumi nei Brics si sviluppa ad un ritmo impressionante: 500 miliardi di dollari in più ogni anno ed è il più grande mercato del mondo.

Puchkov ha spiegato che «Nel 2014, il prodotto interno lordo cumulato del gruppo Brics ha raggiunto il 30%. Questa cifra è per il momento meno elevata dio quella totalizzata dal G7, ma la differenza e costituita dal 7% all’8%. Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il Pil globale del Brics raggiunge i 32.500 miliardi di dollari e quello del G7 i 34.700 miliardi di dollari. Visto che il Paesi del Brics mostrano in maggioranza un ritmo di crescita più elevato degli Stati del G7, si può supporre che entro 2 o 3 anni il loro PIl supererà quello del G7».

Redazione Greenreport

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