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In 8 minuti e 36 secondi diamo la parola ai protagonisti della transizione ecologica

Le voci di greenreport sono nel nuovo podcast, ascolta online il terzo episodio

In questa puntata sono con noi l’assessora Monia Monni, il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, il portavoce Goletta Verde Stefano Raimondi e lo chef Filippo Saporito
 |  Green economy

È appena uscito il secondo episodio del nuovo podcast realizzato da greenreport, una produzione Sicrea a cura del direttore responsabile Maurizio Izzo.

In 8 minuti e 36 secondi diamo voce a molti protagonisti della transizione ecologica, con cui la nostra redazione collabora da tempo.

Con Monia Monni (assessora all’Ambiente della Regione Toscana) esploriamo le potenzialità del nuovo biodigestore inaugurato da Albe – joint venture tra Alia e Belvedere – a Peccioli, che facendo leva su una gestione sostenibile dei rifiuti ha portato nuova bellezza sul proprio territorio, oggi “Borgo dei Borghi” ed esempio per tutta la Toscana chiamata a perseguire gli obiettivi del nuovo Piano regionale sull’economia circolare in via d’approvazione.

Da Livorno diamo invece voce al grande ritorno della Goletta Verde, col portavoce nazionale Stefano Raimondi e con Fausto Ferruzza – presidente di Legambiente Toscana –, che hanno accompagnato la storica imbarcazione del Cigno verde in occasione del convegno dedicato allo sviluppo della Darsena Europa: un’infrastruttura pensata per adeguare il porto di Livorno alle esigenze del XXI secolo, in un delicato equilibrio tra le esigenze socioeconomiche e quelle ambientali.

Infine, il podcast chiude con un assaggio di alta cucina grazie a Filippo Saporito, chef del ristorante stellato fiorentino La leggenda dei frati, dove si pone grande attenzione all’impatto sull’ambiente di quel che mangiamo.

Puoi ascoltare il podcast di greenreport direttamente qui https://www.greenreport.it/podcasts, come anche in tutte le principali piattaforme presenti online, da Spreaker a Spotify e le altre.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.