Reati, politici e sportivi nella nuova Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale?
La Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale, ovvero l’organo indipendente che – in seno al dicastero dell’Ambiente –, esamina tutti i progetti per la realizzazione delle principali infrastrutture in progetto nel Paese (a partire dall’improbabile ponte sullo Stretto di Messina) verificandone l’impatto in termini ambientali, ha terminato il mandato il 20 maggio 2024 ma a oltre un mese di distanza continua a operare in regime di «prorogatio».
Nel frattempo il Ministero dell’ambiente ha proceduto alla nomina di 30 componenti della nuova Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale (Ctva), ma un’interrogazione avanzata dai deputati M5S Costa, Fontana, L’Abbate e Morfino solleva non pochi dubbi in merito alle scelte operate.
«Non risultano chiari – scrivono i parlamentari – i criteri adottati per l’individuazione dei nuovi commissari, e sicuramente la rapidità della scelta, anche per processare rapidamente la valutazione d’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto, grava sull’oculatezza, opportunità e legalità della procedura di nomina che si è conclusa in meno di due mesi e mezzo; risulterebbero peraltro iscritti a carico di alcuni dei Commissari dei provvedimenti relativi ad alcuni reati (quali a titolo esemplificativo: violazione di provvedimenti dell’autorità, abbandono e gestione illecita di rifiuti, calunnia) circostanza che appare agli interroganti particolarmente grave e anomala», senza contare che «diversi componenti nominati fanno già parte della Commissione Pniec-Pnrr».
«Dai curricula – continua l’interrogazione – risultano alcuni candidati che avrebbero sviluppato professionalità in campo sportivo, di cui non è chiara la rilevanza rispetto alle funzioni che i commissari sono chiamati ad esercitare: avvocato Antonino Ilacqua (Procuratore Nazionale dello sport); dottor Alessandro Bolis (dirigente dell’istituto per il Credito Sportivo); dottor Giuseppe Leoni (dall’agosto 2018 a oggi: Assistenza nell’organizzazione delle attività sportive e degli eventi, consulenza di natura amministrativo gestionale per il supporto all’ufficio di Presidenza nel settore delle relazioni istituzionali); consigliere Germana Panzironi (Commissione di Vigilanza Società Calcio Professionistiche, dimissionaria dal 27 maggio 2023); altri curricula evidenzierebbero una chiara appartenenza politica dei candidati: avvocato Stanislao Fella (Responsabile Dipartimenti Coordinamento Forza Italia Umbria), dottor Marco Galli (Forza Italia, «Delegato ai congressi di scioglimento di Alleanza Nazionale e a quello successivo di fondazione del Popolo delle Libertà»), dottor Giuseppe Leoni (Gruppo Parlamentare FI-PPE, già assistente parlamentare on. Barelli); in particolare, per alcuni candidati risulterebbe dai profili social una chiara riconducibilità a Lega per Salvini Premier (Felice Squitieri), Forza Italia (Alfredo Posteraro)».
Stante la situazione, i deputati si rivolgono dunque al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, per sapere in primis se intende «assumere iniziative anche di carattere normativo volte a garantire immediatamente la “proroga ordinaria” dell’attuale Ctva sino all’effettivo insediamento della nuova Commissione per evitare che, a causa del mancato insediamento dell’organo deputato alla valutazione dell’impatto ambientale, si proceda alla sospensione delle istruttorie di valutazione dell’impatto ambientale/ valutazione dell’impatto strategica quali quelle inerenti: a «Aeroporto di Firenze», «Collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria» «Pniec», «Porto di Livorno », «Porto di Catania» e altro; se intenda procedere ad una rivisitazione della scelta dei commissari della Ctva escludendo i commissari i cui casellari giudiziali presentino segnalazioni, al fine di evitare rilievi della Corte dei conti che potrebbero determinare un inevitabile allungamento dell’effettivo insediamento della Ctva compromettendo proprio la valutazione sulla procedura di valutazione dell’impatto ambientale riguardante il Ponte sullo Stretto; se intenda garantire l’equilibrio di genere nella revisione delle nomine; se intenda procedere alla nomina dei 70 componenti della nuova Commissione per evitare il blocco delle istruttorie di valutazione dell’impatto ambientale che potrebbe paralizzare il Paese in considerazione della strategicità delle stesse».