Impianti rinnovabili e Sardegna, su Ottolina Tv un approfondimento oltre la retorica della speculazione
Stasera alle ore 21 grazie alla disponibilità di Ottolina Tv e di Giuliano Marrucci tenteremo, insieme a Fabio Roggiolani, di stabilire un dialogo col movimento popolare anti energie rinnovabili sardo.
L'iniziativa prevede un confronto in diretta web (il link a cui collegarsi a partire dalle ore 21 è questo: https://ottolinatv.it/2024/10/20/sardegna-transizione-energetica-o-speculazione/), tra il giornalista d'inchiesta Piero Loi, autore di "Barones de s'energia", Luigi Pisci della Rete Pratobello24, Mauro Romanelli, Presidente Ecolobby, e Fabio Roggiolani Presidente Ecofuturo.
Ci adopereremo per smontare alcuni fake, pregiudizi e abbagli di cui questo movimento è oggettivamente vittima - e che purtroppo a sua volta sta diffondendo - ristabilendo i fatti, i numeri e i tempi per quelli che sono nella realtà.
Proporremo un percorso comune per costruire una transizione fatta bene, che è più che possibile, anche con le vigenti leggi, o cambiandole in maniera non particolarmente complessa (ad esempio lo scambio fiscale iva/irap, che abbiamo proposto di recente sempre insieme a Fabio Roggiolani su Valori.it).
La Sardegna sarà l'ultimo posto in Europa in cui continuerà per diversi anni a bruciare il carbone, e questa è già una conseguenza devastante e una triste e mortifera vittoria della campagna di bugie contro le energie pulite portate avanti da network di informazione di destra ben noti in Sardegna, storicamente favorevoli alla dorsale del metano.
Non si può essere complici di questo, da sinistra, agitando generiche paure e accusando tutto un settore economico di speculazione, quando fare energie rinnovabili in Italia ha voluto dire soprattutto vessazioni, leggi retroattive, iter burocratici interminabili (sette, otto anni di media), tassazioni ad hoc spuntate fuori dalla mattina alla sera in Parlamento, e non accorgendosi che mentre si accusa di speculazione chi fa energie rinnovabili, si rischia di allearsi a speculazioni ancora peggiori di alcuni settori che le combattono, come la pesca a strascico, pratica invasiva e distruttiva degli ecosistemi, nemica mortale dell'eolico off shore, o i cementificatori, che prima compravano i campi agricoli in abbandono a due lire, e ora non sono certo contenti che essi abbiano aumentato di molto il proprio valore, potendo essere utilizzati per pratiche avanzate come l'agrivoltaico, in grado di combattere la siccità e riattivare la produzione agricola.
Separare il grano dal loglio, giudicando progetto per progetto e operatore per operatore, senza sconti per chi fa il furbo e specula per davvero, ma anche senza aggressioni offensive e generalizzanti verso chi non investe in petrolio, armi e cemento. ma in energia pulita, si deve e si può, in una Sardegna devastata come tutto il Pianeta da incendi e siccità, e nella quale, come in tutto il mondo, non c'è altra modalità di produzione energetica possibile, per il futuro ma ormai anche per il presente, se non l'unica che non consuma in alcun modo acqua, che va necessariamente riservata ad usi potabili e agricoltura: la produzione energetica da sole e da vento.
Siamo certi che se c'è buona fede, se accanto alla speculazione eolica non c'è anche in corso qualche tentativo di speculazione politica, la tentazione di fare numeri facili fomentando paure irrazionali, o di costruirsi carrierine politiche agitando le masse (e pazienza se si aiuta il re di prussia e poi le masse finiscono in un vicolo cieco), ci si possa tranquillamente intendere e tranquillamente collaborare, iniziando da oggi e proseguendo con prossime tappe da decidere insieme.
Per noi le aziende che fanno rinnovabili sono interlocutori, certo molto migliori di tanti altri, ma sono controparte. Una controparte verso la quale far valere i rapporti di forza che un popolo organizzato e consapevole, che non è vittima di fake e bugie ma sa esattamente quello che vuole, è in grado tranquillamente di costruire a proprio vantaggio, in modo che i profitti e i vantaggi siano diffusi e non solo per alcuni.