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Green deal, lascia o raddoppia? Gli ambientalisti toscani fanno il punto a Scandicci Fiera

Domani, domenica 13 ottobre, nella Green Area di Scandicci Fiera il talk a cura dell'associazione ambientalista Ecolobby
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L'Europa e l'Italia sono ad un bivio. La Cina è scattata avanti, sull'auto elettrica ad esempio, toccando ad agosto quota un milione di unità vendute nel mese. Che fare? Proteggersi con i dazi e continuare col motore endotermico, aspettando che la "moda green" passi, e sperando che il cambiamento climatico non sia poi così grave?

O scegliere di stare nella partita dell'elettrificazione, che la scienza indica come via maestra? E quindi non abbassare le ambizioni, ma investire per aprire miniere di minerali critici in Europa, accelerare sul riciclo delle batterie e le infrastrutture di ricarica, sostenere consumatori e lavoratori? Il Governo aveva scelto la prima via, ma ha trovato poche sponde in Ue.

Un altro grande tema è la casa. L'Italia ha votato contro la direttiva Case green, ma dovrà applicarla. Sicuramente migliorare energeticamente le nostre case le rende più salubri e ne rivaluta il valore. Ma le spese iniziali spaventano. È il momento decisivo per il Green deal: lasciare o raddoppiare gli sforzi per la transizione ecologica.

Ne parleranno nel talk in programma domani nella Green Area di Scandicci Fiera, con la media partnership di greenreport, l’associazione ambientalista Ecolobby – col presidente Mauro Romanelli, tra i promotori dell’appello sulle aree idonee alle rinnovabili rivolto nei giorni scorsi dalle principali associazioni ambientaliste toscane alla Regione – insieme a Elisa Meloni (economista ecologista ed esperta di politiche comunitarie) e Ugo Bardi (divulgatore esperto di mobilità elettrica).

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.