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A Scandicci Fiera Legambiente scende in campo contro le bufale sulla mobilità sostenibile

L’appuntamento in agenda nella Green Area domani, sabato 12 ottobre, dalle ore 18 alle 19
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L’Italia è in ritardo nel percorso di decarbonizzazione della propria economia, e il comparto più lento a imboccare la strada della transizione ecologica è quello dei trasporti.

Gli ultimi dati a disposizione messi in fila dall’Ispra (2022) mostrano che i trasporti sono il settore più responsabile di ogni altro delle emissioni di gas serra (26%, davanti alla produzione di energia col 23%), tant’è che l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale sottolinea «l’assenza di riduzione delle emissioni di gas serra provenienti dai trasporti stradali che, nonostante le direttive europee, procedono costanti sui livelli emissivi elevati del 2014».

In altre parole, se il settore energetico vede emissioni in calo del 20,7% dal 1990 al 2022 e quello industriale registra -37,8%, nello stesso periodo i trasporti mostrano un dato addirittura in crescita: +7,4%. Eppure in questo contesto continuano a montare bufale sulla transizione ecologica della mobilità.

Ma è proprio vero che i veicoli elettrici prendono fuoco? E che viaggiando a 30 Km/h si blocca la città? Siamo sicuri che l’auto sia sempre il modo più veloce per muoversi? Davvero i pedoni si “buttano” all’improvviso in mezzo di strada?

Il terzo talk di Legambiente Toscana presso il Green Expo della Fiera di Scandicci, sarà un viaggio nelle più comuni fake news su mobilità e trasporti sostenibili, con particolare attenzione a quelle che hanno ormai da tempo invaso i social media e il dibattito collettivo.

Con la media partnership di greenreport e soprattutto grazie all'expertise messa in campo da Lorenzo Cecchi - responsabile Mobilità sostenibile di Legambiente Toscana - parleremo di città 30 Km/h, mobilità pedonale e ciclabile, veicoli elettrici, sicurezza stradale e molto altro, cercando di fare un po’ di chiarezza su tanti falsi miti in circolazione.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.