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I migliori vini biologici e biodinamici d’Italia premiati da Legambiente

Legambiente entra nel Distretto biologico della Maremma toscana
 |  Enogastronomia moda turismo

La Rassegna-degustazione nazionale dei vini biologici e biodinamici di Legambiente ha tagliato il traguardo numero trentadue. Sotto il cielo della Maremma, a Rispescia (GR), nel luogo in cui ha sede il polo nazionale per l’agroecologia di Legambiente, lo scorso 8 giugno sono stati consegnati i riconoscimenti ai migliori vini biologici e biodinamici d’Italia che una commissione formata da tecnici ed esperti degustatori, tramite degustazione cieca, ha selezionato per le categorie: spumanti, bianchi d’annata, bianchi di annate precedenti al 2023, rosati, rossi giovani, rossi affinati, dolci, vini da uve di vitigni autoctoni, miglior rapporto qualità/prezzo, miglior blend varietale, miglior abbinamento con piatti vegetariani/vegani. Consegnati inoltre i riconoscimenti “Responsabilità sociale 2024”, “Sostenibilità sociale 2024” e “Agricoltura eroica 2024”.
Realizzata in collaborazione con il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, con il corso di laurea in Viticoltura ed enologia e con la media-partnership de La nuova ecologia, l’iniziativa ha incassato un nuovo successo in termini di iscrizioni e, come ogni anno, si è posta l’obiettivo di promuovere l’agricoltura di qualità del Paese, dimostrando che produrre in maniera sostenibile è davvero possibile.
A precedere la cerimonia di consegna delle targhe ai produttori dei vini selezionati, la conferenza “Agroecologia e filiera del biologico: modello di riferimento per sostenibilità ambientale e competitività nel mercato”, Nell’ambito dell’iniziativa, l’associazione ha dato notizia dell’avvio del cammino finalizzato all’ingresso nel Distretto biologico della Maremma toscana, nato a seguito di un percorso di condivisione di obiettivi di sostenibilità portato avanti nei comuni di Capalbio, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Orbetello e Scansano. Il territorio del distretto, che corrisponde ai confini amministrativi dei sette Comuni citati, ha una superficie agricola utilizzabile di quasi 96.000 ettari complessivi, di cui il 41% condotti con il metodo dell'agricoltura biologica, grazie anche alle circa 300 aziende biologiche che partecipano al progetto economico territoriale integrato del distretto.
Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, ha sottolineato che «La transizione ecologica passa dal settore vitivinicolo e se il mercato apprezza sempre di più le produzioni bio è anche grazie a progetti come la Rassegna degustazione nazionale dei vini biologici e biodinamici di Legambiente, appuntamento che da trentadue anni rappresenta un importante punto di riferimento nel panorama nazionale, oltre che una vetrina per produttrici e produttori made in Italy. Non a caso, lo scorso anno è stata inserita tra le esperienze virtuose che la nostra associazione ha raccontato con la campagna “I cantieri della transizione ecologica” ed è stata scelta come terza tappa nazionale del tour lungo la Penisola. Nata nel 1990, la Rassegna dei vini biologici e biodinamici è tra le manifestazioni del settore più longeve in Italia. Com’è noto, il settore vitivinicolo è già fortemente indirizzato verso il bio. Adesso, serve una nuova spinta per fare in modo che questo virtuosismo possa imboccare la strada della crescita».
Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente, ha aggiunto: «Rendere noto l’ingresso della nostra associazione nel Distretto biologico della Maremma Toscana in una giornata così importante per le produzioni vitivinicole bio dello Stivale è particolarmente importante e significativo. In Maremma trova casa il polo nazionale per l’agroecologia di Legambiente, un importante presidio attraverso il quale, giorno dopo giorno, lavoriamo affinché la transizione dal campo alla tavola non solo trovi concretezza, ma incontri politiche sempre più capaci di sostenerla e non ostacolarla. Quello della Maremma toscana è un distretto che riveste un ruolo strategico per l’agricoltura regionale e nazionale, se si considera che la Toscana è al 35% di produzione bio nonostante l’Europa abbia posto come obiettivo il raggiungimento di quota 25% della superficie coltivata a biologico entro il 2025. Di sicuro, si tratta di una grandissima occasione per la Maremma in termini di sviluppo dell'agricoltura, ma anche di consolidamento e apertura verso nuovi mercati».
Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana e responsabile paesaggio per il cigno verde, ha concluso: «Sono particolarmente fiero oggi di presenziare alla premiazione dei migliori vini bio del nostro Paese, perché è indubbiamente da questa avanguardia produttiva che riusciamo a innescare meccanismi di emulazione e competizione qualitativa in tutti gli altri comparti agricoli; solo con questa attenzione al territorio e alle sue peculiarità, infatti, riusciremo a sfatare i falsi miti sulla presunta (e falsa) dicotomia tra conversione ecologica e sviluppo locale».

Lista dei premiati toscani:
Selezione Vini Bianchi d’annata
Colli di Luni DOC Vermentino 2023 Tziveta – La Quinta Terra Fosdinovo (MS)

Selezione Vini Bianchi di annate precedenti al 2023
Toscana IGT Vermentino 2020 Ballarino – Valdonica Srl Roccastrada (GR)

Selezione Rossi Giovani
Morellino di Scansano DOCG 2022 Roggiano – Cantina Coop. Vignaioli del Morellino di Scansano Sca Scansano (GR)
Selezione Rossi Affinati
Chianti Classico DOCG 2021 Badia a Coltibuono – Tenuta di Coltibuono Gaiole in Chianti (SI)
Terre di Pisa DOC 2021 Sabiniano di Casanova – Podere la Chiesa Terricciola (PI)
Chianti Classico DOCG Riserva 2020 – Fattoria La Ripa Barberino Tavarnelle (FI)

La targa RESPONSABILITÀ SOCIALE 2024 è stata assegnata a Bio Cantina Orsogna di Orsogna (CH) che si è distinta con il progetto Impresa amica delle Donne e a Soc. Coop. Vecchia Cantina di Montepulciano Soc. Agr. di Montepulciano (SI) per il progetto Nomos Nobile di Montepulciano Sostenibile per l’inserimento lavorativo di persone fragili e svantaggiate.

La targa AGRICOLTURA EROICA 2024 è stata assegnata all’Az. Agr. Fontuccia, Isola del Giglio (GR) che si è caratterizzata per aver praticato agricoltura eroica.

Redazione Greenreport

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