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Il 53% delle Pmi del comparto ha incrementato gli investimenti in sostenibilità negli ultimi 5 anni

La twin transition nel settore agroalimentare europeo: sfide e opportunità

Incoraggiante la crescita di startup in Europa che guidano l’innovazione grazie a modelli di business focalizzati sull’economia circolare, l’agricoltura di precisione e le proteine alternative
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Negli ultimi anni, l'Unione europea (UE) ha posto una crescente attenzione alla twin transition, ovvero la doppia transizione verde e digitale, come strategia chiave per affrontare le sfide ambientali ed economiche. Il settore agroalimentare, pilastro dell'economia europea, è al centro di questa trasformazione, come evidenziato dal recente report della Commissione Europea sul monitoraggio degli ecosistemi industriali.

Il ruolo centrale del settore agroalimentare

Con 16 milioni di lavoratori impiegati nel 2019 e un valore aggiunto lordo di circa 603 miliardi di euro, il settore agroalimentare rappresenta il 6,4% del Pil dell'Ue. Dominato da piccole e medie imprese (Pmi), è noto per l’offerta di prodotti di alta qualità e per il primato europeo nell'export alimentare. Tuttavia, il settore è anche responsabile di un significativo impatto ambientale, inclusi elevati livelli di emissioni di gas serra e consumo energetico, oltre ad una lenta adozione di tecnologie innovative rispetto ad altri settori industriali. Questa combinazione di fattori rende essenziale una trasformazione profonda per garantire la sostenibilità a lungo termine.

La transizione verde si concentra sulla riduzione dell'impatto ambientale attraverso l'adozione di tecnologie sostenibili. Secondo il report, il 53% delle Pmi agroalimentari ha incrementato gli investimenti in sostenibilità negli ultimi cinque anni. Tra le tecnologie adottate spiccano:

  • Tecnologie di risparmio energetico, implementate dal 34% delle aziende.
  • Materiali riciclati, utilizzati dal 32%.
  • Soluzioni per la riduzione degli sprechi alimentari, adottate dal 26%.

L’innovazione in ambito biotecnologico è particolarmente rilevante, con startup che sviluppano soluzioni per il recupero di rifiuti alimentari e la creazione di proteine alternative. Tuttavia, la ridotta marginalità economica del settore e l’accesso limitato a finanziamenti rappresentano ostacoli significativi.

La digitalizzazione del settore agroalimentare è meno avanzata rispetto alla transizione verde, ma in crescita. Il report evidenzia che il 25% delle aziende ha adottato tecnologie digitali, con un’attenzione particolare a:

  • Piattaforme online (30% delle aziende).
  • Tecnologie cloud (27%).
  • Intelligenza artificiale (11%).
  • Internet of Things (10%).

Queste tendenze sono chiaramente evidenziate nel grafico seguente, che mostra l’evoluzione delle domande di brevetto nel settore agroalimentare nell’Ue per le transizioni verde e digitale:

Ginevea Coletti Seeds grafico 1

Tali tecnologie stanno aprendo nuove strade per migliorare l’efficienza, ridurre gli sprechi e aumentare la tracciabilità nella catena alimentare​. Le startup digitali stanno giocando un ruolo chiave, sviluppando soluzioni che combinano l’uso di sensori, robotica e analisi dei dati per migliorare l’efficienza e la sostenibilità. Tuttavia, la mancanza di competenze digitali tra gli agricoltori e il costo elevato delle nuove tecnologie rappresentano delle barriere significative.

Un elemento cruciale per il successo della twin transition è rappresentato dallo sviluppo di competenze specifiche. Solo il 3% dei professionisti nel settore agroalimentare è specializzato in competenze green, mentre il 6% possiede competenze digitali avanzate. La domanda di tali competenze è in costante crescita, come dimostra la seguente figura sulle richieste di competenze nei recenti annunci di lavoro del settore:

Ginevra Coletti Seeds grafico 2

La formazione e la riqualificazione del personale, insieme a politiche per attrarre giovani talenti, sono essenziali per colmare il divario.

Verso un futuro resiliente e sostenibile

La twin transition rappresenta un'opportunità unica per trasformare il settore agroalimentare in Ue, rendendolo più sostenibile e competitivo. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale:

  • Incrementare il supporto finanziario per le Pmi, con investimenti mirati alla modernizzazione e alla sostenibilità.
  • Promuovere partenariati pubblico-privato per accelerare l’adozione di tecnologie innovative.
  • Potenziare le iniziative di formazione per colmare il gap di competenze.

Un dato incoraggiante è la crescita di startup agroalimentari in Europa, che stanno guidando l’innovazione grazie a modelli di business focalizzati sull’economia circolare, l’agricoltura di precisione e le proteine alternative. Ad esempio, aziende come Sprk e Naio technologies stanno utilizzando AI e robotica per ridurre gli sprechi alimentari e migliorare le pratiche agricole​.

In questo contesto, il ruolo dell’Ue è cruciale non solo come regolatore, ma anche come catalizzatore di investimenti e innovazione. Il futuro del settore agroalimentare dipende dalla capacità di adattarsi e guidare il cambiamento, garantendo al contempo sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente.

Per approfondire, puoi consultare il report completo sulla twin transition agroalimentare o esplorare le iniziative dell’European innovation council.

Riferimenti

European Commission: European Innovation Council and SMEs Executive Agency, Van de Velde, E., Kretz, D., Lecluyse, L. and Izsak, K., Monitoring the twin transition of industrial ecosystems – Agri-food – Analytical report, Publications Office of the European Union, 2024, https://data.europa.eu/doi/10.2826/403075

European Innovation Council. (n.d.). Homepage. European Commission. Retrieved January 23, 2025, from https://eic.ec.europa.eu/index_en

a cura di Ginevra Coletti 

SEEDS

SEEDS è un centro di ricerca interuniversitario che mira a sviluppare e promuovere progetti di ricerca e di formazione superiore nei campi dell'economia ecologica e ambientale, con un occhio particolare al ruolo delle policy e dell'innovazione nel percorso verso una società sostenibile, in termini economici e ambientali. I principali campi d'azione sono la politica ambientale, l'economia dell'innovazione, l'economia e la politica energetica, la valutazione economica con tecniche di preferenza dichiarata, la gestione e la politica dei rifiuti, il cambiamento climatico e lo sviluppo. Diretto dall’economista ambientale Massimiliano Mazzanti, vede l’adesione di 12 Università italiane: quelle di Ferrara, Bologna, Siena, Udine, Padova, Chieti-Pescara, Roma Tre, Tor Vergata, Cattolica, Urbino, Milano Statale e Unitelma Sapienza. La collaborazione editoriale tra SEEDS e greenreport.it viene realizzata grazie ai contributi di molti ricercatori affiliati al Centro: Massimiliano Mazzanti, Alessio D'Amato, Asia Guerreschi, Fabiola Onofrio, Antonio Massarutto, Roberta Curiazi