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Capo Poro-Galenzana, il sindaco: atti di prepotenza

Montauti: «Un’escalation di interventi, spesso sanzionati dagli organi di polizia giudiziaria perpetrati a danno di un patrimonio di natura, cultura e memoria»
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Dopo la denuncia di Legambiente Arcipelago Toscano su quanto sta avvenendo a Capo Poro – Galenzana, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e in ZPS/ZSC, interviene il sindaco del Comune di Campo nell’’Elba. Ecco cosa scrive:

Quello che sta succedendo a Capo Poro è molto grave. In questi mesi abbiamo più volte predisposto atti ufficiali con i quali si chiedeva al proprietario di riaprire il sentiero 139 e togliere una recinzione che di fatto impedisce a cittadini e turisti di accedere al faro di Capo Poro ma il proprietario ha sempre risposto con atti di prepotenza rafforzando la chiusura di tutta la zona. Oggi l’accesso è impedito addirittura dal filo spinato.

Ho visto personalmente i cartelli posti all’inizio del sentiero con i quali si tenta di far desistere chiunque a salire fino alle postazioni militari e al faro ed è incredibile la modalità con la quale è stata realizzata la recinzione con i pali di ferro dentro il Parco Nazionale, la rete metallica con il filo spinato che corre per centinaia di metri lungo un perimetro che di fatto impedisce l’accesso a chiunque. Gli uffici comunali hanno comunicato più volte al proprietario di lasciare aperto il passaggio perché tutti i suoi permessi sono sospesi ma in questi mesi abbiamo dovuto registrare solo continui atti di diniego.

Un’escalation di interventi, spesso sanzionati dagli organi di polizia giudiziaria perpetrati a danno di un patrimonio di natura, cultura e memoria che appartiene a questa Comunità e alle generazioni che verranno.

Capo Poro è un pezzo della nostra storia con la sua batteria costiera, è la memoria di chi ha sacrificato la propria vita durante la guerra. Quella recinzione che impedisce l’accesso al Faro e alle batterie dove è posta la targa in memoria dei cinque marinai morti per lo scoppio del cannone il 27 maggio del 1943 è solo una dimostrazione di forza che offende vivi e morti ed è umanamente inaccettabile.

E’incredibile dover registrare che ci ritroviamo gli uffici bloccati perché basta un buon avvocato e una conoscenza delle procedure per impedire di fatto che gli atti e i provvedimenti producano effetti in tempi rapidi. E questa è una modalità che si ripropone almeno per altre due o tre situazioni.

Quanto alle capre che in questi anni si sono moltiplicate in quelle zona diventando selvatiche e dannose per tutto l’ecosistema vorrei sapere chi ne rivendica la proprietà. Non credo siano arrivare a capo Poro con un’astronave aliena.

di Davide Montauti

Sindaco del Comune di Campo nell’Elba

Redazione Greenreport

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