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Avanza la direttiva europea sul suolo, Corrado: «Superare la folle contrapposizione tra agricoltura e tutela della natura»

L’intervento dell’europarlamentare alla plenaria di Strasburgo: «È essenziale ridistribuire il valore lungo la filiera, proteggere le produzioni dalla concorrenza sleale applicando i principi dell’agroecologia»
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L’europarlamentare Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica nella segreteria nazionale del Partito democratico (Pd), è stata nominata relatrice – per il gruppo dei Socialisti & Democratici – per la nuova direttiva sul suolo: la prima legge europea nata per la difesa e la tutela del suolo, e dunque della sua importanza per la salute delle persone oltre che dell’ambiente.

Lo scorso aprile il Parlamento europeo ha già adottato, in prima lettura, la sua posizione sulla proposta della Commissione Ue per una legge sul monitoraggio del suolo (Soil monitoring law), mentre a giugno si è espresso nel merito il Consiglio Ue: adesso l’iter legislativo continua.

«Questo importante lavoro sull’agricoltura – ha dichiarato ieri Corrado nella plenaria dell’Europarlamento – mostra ancora una volta la necessità di un cambiamento radicale che protegga i nostri agricoltori dai crescenti danni causati dalla crisi climatica e restituisca all’agricoltura la necessaria sostenibilità ambientale economica, e sociale.

Va superata definitivamente la pericolosa e folle contrapposizione tra agricoltura e tutela della natura e del suolo. È essenziale ridistribuire il valore lungo la filiera, proteggere le produzioni dalla concorrenza sleale, prestare attenzione ai piccoli e piccolissimi produttori, che spesso operano nelle aree interne, applicando i principi dell’agroecologia. Sono i custodi del territorio, che soffrono maggiormente delle distorsioni del sistema attuale, fino all’abbandono delle colture.

È molto importante in tal senso, l’idea presentata della presidente von der Leyen di istituire un sistema di crediti per i servizi ecosistemici che consenta agli agricoltori di ottenere riconoscimenti tangibili, valorizzando l’impegno verso la sostenibilità e il presidio del territorio che sono cruciali per l’adattamento alla crisi climatica e per la resilienza delle colture».

Redazione Greenreport

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