Montagna sostenibile, lo storico Rifugio Gnutti si affida a fotovoltaico e batterie
Le Alpi sono un hot spot della crisi climatica in corso, che in Europa corre a velocità doppia rispetto al resto del mondo: non a caso, solo nel periodo 2022-2023, i ghiacciai presenti lungo l’arco alpino hanno perso circa il 10% del volume residuo.
Eppure da questi luoghi dall’impervia bellezza arrivano anche importanti esempi per la transizione ecologica, come quello offerto adesso dallo storico Rifugio Gnutti, che Enel green power (Egp) e Club alpino italiano (Cai) - sezione di Brescia hanno appena dotato di impianto fotovoltaico da 12 kW e di due batterie da 10 kWh ciascuna. Quanto basta per rendere la struttura energeticamente autonoma: le batterie permettono infatti lo stoccaggio dell’energia elettrica prodotta in eccesso, rendendola riutilizzabile nei momenti di scarso irraggiamento.«
Egp coi suoi 18 impianti idroelettrici, 8 grandi dighe e 15 dighe minori, è un operatore fortemente radicato nel territorio bresciano – spiega Matteo Bossi, responsabile Unità territoriale Cedegolo di Enel green power – Supportando questa iniziativa, insieme al Cai e con la collaborazione del Parco dell’Adamello, ha voluto rendere il Rifugio Gnutti, un’istituzione per chi frequenta queste montagne, autonomo dal punto di vista energetico, portando un beneficio tangibile al territorio, ai tanti turisti e alle comunità locali».
L’edificio, situato a oltre 2.000 metri di quota e utilizzato in occasione della costruzione della diga del Miller, era stato successivamente ceduto da Enel al Cai, che lo ha trasformato in un rifugio per gli escursionisti che salgono in Val Miller e verso la cima dell’Adamello, confermandosi una tappa “obbligata” anche per i tanti turisti che tuttora frequentano la Val Camonica.
«Il Rifugio Gnutti rappresenta una parte importante del patrimonio della nostra Sezione ed è una sentinella per l’ambiente dell’Adamello – dichiara Renato Veronesi, presidente della Sezione di Brescia del Cai – La collaborazione con Egp ha permesso di realizzare un impianto che garantisce una significativa riduzione dell’impatto ambientale, promuovendo una fruizione sostenibile e responsabile del delicato ambiente alpino. Ringraziamo Enel green power per il prezioso supporto anche in questo progetto innovativo, come già avvenuto per le iniziative “Un suono in estinzione” e “Climada”».