
La Fao a Parigi: «Non ci sarà mai pace senza sviluppo sostenibile»

Intervenendo alla Conferenza Onu sui cambiamenti climatici (Cop21), il direttore generale della Fao José Graziano da Silva ha fatto appello ai leader mondiali perché dimostrino coraggio e lungimiranza adottando scelte verso un mondo più sicuro, equo ed inclusivo. «Non ci sarà mai pace senza sviluppo sostenibile, e mai sviluppo sostenibile fino a quando gli ultimi verranno lasciati indietro e fino a quando ci saranno persone che soffrono la povertà estrema e la fame», ha affermato Graziano da Silva, aggiungendo che «dobbiamo dimostrare di non avere paura» di promuovere i cambiamenti necessari per raggiungere quest'obiettivo.
Il direttore Generale é intervenuto ad una riunione di alto livello a Cop21 dedicata alla resilienza e all'adattamento ai cambiamenti climatici. Durante l'evento è stata lanciata la nuova iniziativa sulla resilienza: Anticipate, Absorb, Reshape (A2R) del segretario generale dell’Onu, che punta a rafforzare l'impegno dei paesi per ridurre l'esposizione ai disastri naturali.
I cambiamenti climatici «toccano tutti noi, ma soprattutto i più poveri e gli affamati» ha affermato Graziano da Silva, sottolineando che piccoli proprietari terrieri e contadini a livello familiare sono in «prima linea». I più vulnerabili devono essere aiutati ad adattarsi ai cambiamenti climatici, ha aggiunto, e nel settore agricolo, questo significa adottare iniziative che siano attente alle questioni ambientali e allo stesso tempo in grado di attenuare l'impatto dei cambiamenti stessi.
Siccità, inondazioni, tempeste e altre catastrofi innescati dai cambiamenti climatici sono aumentati d'intensità e frequenza negli ultimi tre decenni. Un recente studio della Fao mostra che, nei paesi in via di sviluppo, circa il 25 per cento dell'impatto economico negativo delle catastrofi tocca i settori dell'agricoltura, dell'allevamento, della pesca e delle foreste.
L'iniziativa A2R dovrà accelerare gli sforzi volti a promuovere la resilienza ai cambiamenti climatici dei più vulnerabili entro il 2020 ha affermato Graziano da Silva. La Fao sta lavorando a stretto contatto con le altre agenzie dell'Onu con sede a Roma, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e il Programma alimentare mondiale (Pam) su una strategia comune per costruire residenza agendo prima, dopo e durante le crisi - ha aggiunto. La strategia mira a rafforzare le capacità dei paesi di anticipare ed assorbire gli shock e le crisi. Allo stesso tempo aiuta i paesi a trasformare in maniera sostenibile i propri sistemi alimentari, l'agricoltura e i mezzi di sussistenza più esposti ai rischi.
Il direttore generale della Fao ha notato come questo tipo di progetti siano già in opera in paesi come il Guatemala, il Kenya e il Niger «con risultati molto incoraggianti» aggiungendo che questi progressi sono in linea con l'approccio cosiddetto delle tre R (Relief, Recovery, Resilience) che la Fao mette in atto con successo in paesi come le Filippine e Vanuatu. La Fao saluta l'opportunità di co-ospitare il segretariato dell'A2R con Ifad, Pam e con il Programma delle Nazioni unite per l'Ambiente (Unep) - ha continuato. In chiusura, Graziano da Silva ha sottolineato che raggiungere la resilienza dipende in grande misura dalla capacità di collaborare tra settori diversi ed ha invitato altre agenzie e organizzazioni ad unire i propri sforzi verso questo obiettivo.
di Fao
