A lezione di sviluppo sostenibile: Ispra inaugura una scuola di specializzazione in discipline ambientali
È una novità assoluta in tutta Italia e promette una formazione in campo scientifico e ambientale di alto livello. È stata inaugurata oggi la prima Scuola di specializzazione in discipline ambientali. A darle vita è l’Ispra, con il supporto organizzativo e il contributo economico fornito dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. L’inaugurazione è avvenuta oggi alla presenza del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. La sede è presso il Museo delle Civiltà di Roma e le aule saranno collocate al secondo piano del Palazzo delle Scienze, già sede del Museo preistorico etnografico L. Pigorini, che già ospita l’avvio della musealizzazione permanente di alcune collezioni geologiche dell’Ispra.
L’offerta formativa si rivolge a funzionari e personale delle pubbliche amministrazioni, delle forze dell’Ordine, studenti universitari e giovani laureati, ai quali saranno destinati corsi di alta formazione specialistica per lo sviluppo e l’accrescimento di quelle competenze tecniche necessarie per rispondere alle sfide ambientali. La formazione in campo ambientale - così come previsto anche dal regolamento istituzionale – è infatti uno dei compiti primari dell’Istituto, che dall’inizio di quest’anno ha di fatto attivato 22 corsi di formazione specialistica in materia ambientale, con l’erogazione di più di 480 ore di formazione, a cui hanno partecipato oltre 1.600 corsisti e più di 100 docenti sono stati coinvolti.
Da oggi con l’Istituzione di una scuola superiore di specializzazione in discipline ambientali, primo esempio nazionale, la sfida dell’Istituto si fa più competitiva. Una sfida con cui Ispra sancisce in modo ancora più autorevole che per condurre il Paese sul giusto binario per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di neutralità climatica, occorre promuovere conoscenze e competenze professionali in tutti i settori connessi alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione degli ecosistemi.
La Scuola - posta sotto la Direzione generale di Maria Siclari e il cui Comitato di indirizzo didattico è presieduto da Stefano Laporta, Presidente Ispra e Snpa - organizzerà corsi indirizzati al personale del Ministero dell’Ambiente, a quello dei Trasporti, alle amministrazioni territoriali, e alle forze dell’ordine che esercitano compiti di controllo, verifica e contrasto agli illeciti, anche in ambiti di natura e biodiversità. Ma la formazione è aperta anche a soggetti esterni e ai diversi stakeholder per un dialogo e un confronto costruttivo tra Pubblica amministrazione, imprese e terzo settore. L’impegno della Scuola nella diffusione della conoscenza ambientale alle giovani generazioni si concretizzerà mediante la collaborazione con le Università per la realizzazione di Scuole estive per gli studenti, percorsi di alta formazione e Dottorati finalizzati a formare giovani ricercatori nel campo della tutela dell’ambiente, ambito in cui Ispra gestisce una enorme quantità di dati.
Gli ambiti dei corsi spazieranno a 360 gradi nel panorama della conoscenza ambientale: dalla tutela, conservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi allo sviluppo sostenibile e all’economia circolare, dai cambiamenti climatici, all’osservazione della terra, anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo di modelli previsionali. Grande attenzione sarà rivolta anche al tema del dissesto idrogeologico e alla bonifica e al ripristino dei siti contaminati.
Per garantire la qualità tecnico scientifica dei corsi, la Scuola coinvolgerà docenti con comprovate conoscenze nei diversi ambiti disciplinari, dirigenti di amministrazioni pubbliche e private, professori universitari, tecnici esperti del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, tecnici esperti degli enti pubblici e privati di ricerca, esperti provenienti sia dal mondo pubblico che dal mondo privato. Sarà inoltre attivato entro l’anno l’Albo dei docenti della scuola. Gli interessati potranno iscriversi all’Albo in via continuativa, tramite un applicativo che sarà disponibile sul sito istituzionale dell’Ispra.
«Con la prima scuola di alta specializzazione della Pa in discipline ambientali sosteniamo il sempre più crescente bisogno di professionalità di livello in questo preciso settore», ha dichiarato il ministro per l’Ambiente Pichetto. «La transizione ecologica ed energetica sta diventando sempre più una priorità ed è necessario maneggiarla con cautela. E soprattutto, è necessario che la voce di chi diffonde e comunica questo argomento sia fondata, precisa e chiara: solo così sarà possibile - con gli strumenti formativi adeguati - creare consenso e costruire nuove opportunità professionali in un settore in continua espansione che coniuga crescita economica, innovazione e tutela dell'ambiente».
«Mettiamo a disposizione le conoscenze dei nostri 1400 scienziati e tecnici, specializzati in tutte le tematiche ambientali - spiega Maria Siclari, Dg dell'Ispra - Da sempre operiamo nella formazione, in particolare per il monitoraggio e la protezione ambientale, lo sviluppo sostenibile e il ripristino dei siti contaminati. Con l'istituzione di questa scuola vogliamo dare un'organizzazione più sistemica al fabbisogno formativo che viene dal mondo della pubblica amministrazione».
«L’idea di questa scuola – sottolinea Stefano Laporta, Presidente Ispra e Snpa - nasce con l’intento di creare un'organizzazione più strutturata per venire incontro al fabbisogno formativo che viene dal mondo della pubblica amministrazione che opera in campo ambientale: mi riferisco ai Ministeri e alle diverse realtà nazionali e territoriali, in particolare alle forze dell’ordine che nella loro attività di difesa della natura e della biodiversità, come nel caso dei Carabinieri Forestali e di contrasto ai reati ambientali, richiedono una formazione altamente specifica e qualificata. Ma con la Scuola di alta specializzazione e formazione ambientale vogliamo garantire anche un futuro ai giovani studenti e ricercatori, consentendo loro di accedere ad una formazione in campo scientifico e ambientale di alto livello perché conoscenza, esperienza e rigore scientifico sono imprescindibili per prendersi cura di un mondo che è cambiato e continua a cambiare radicalmente».
«L’istituzione presso il Museo delle civiltà della scuola superiore di specializzazione in discipline ambientali dell’Ispra – commenta Andrea Viliani, direttore del Museo delle civiltà – è un impegno di grande rilevanza culturale, economica e politica. Ispra fa rivivere le sue collezioni al Museo delle Civiltà: la sua Scuola infatti non solo integrerà, a partire dal 2025, la musealizzazione in corso presso il museo di tutte le collezioni dell’Ispra che abbiamo avviato nel 2022 e che è in corso di completamento. Ma riattiverà queste collezioni affiancando alla conservazione la formazione, in modo da connettere la storia alle necessità e alle urgenze contemporanee e diffondere una prospettiva più sostenibile e responsabile rispetto agli scenari futuri nel e per il pianeta Terra che co-abitiamo con tutte le altre specie viventi».