
Gen Z: per 3 under 25 su 4 bisogna cambiare le nostre abitudini per evitare il disastro ambientale

Dall’indagine commissionata a Ipsos dall’associazione Parole O_Stili in occasione del Festival della Comunicazione non ostile “Distanze: effetti lontani e cose vicine” in corso a Trieste, emerge che «Sono 3 su 4 (il 75%) i giovani rappresentanti della “Generazione Z”, ovvero ragazzi nati circa tra il 1997 e il 2021, che in Italia sono convinti che “se non cambiamo le nostre abitudini, andremo verso il disastro ambientale”. Una consapevolezza che addirittura sale all’80% tra gli italiani e che vede, inaspettatamente, la generazione dei baby boomer quella più preoccupata con un 87%, seguita dalla Gen X con il 77% e i Millennials con il 79%».
I risultati completi del sondaggio verranno presentati ufficialmente e discussi durante l’incontro “Occhi verdi: l’ambiente visto da generazioni diverse” che nel pomeriggio del 27 maggio affronterà il tema della tutela ambientale attraverso il dialogo intergenerazionale.
La distanza tra le diverse fasce d’età della popolazione si percepisce anche sul livello di fiducia nei confronti della scienza, Infatti, solo il 50% degli italiani (a livello globale il dato scende addirittura al 39%) pensa che gli scienziati sappiano di cosa parlano rispetto alle questioni ambientali, percentuale che sale leggermente, al 52% per la Generazione X e al 53%, nel caso dei Gen Z.. Ed è molto difficile affrontare il cambiamento climatico se la metà o più della popolazione non ha fiducia nella scienza e oscilla tra i richiami negazionistici e dilatori di buona parte della politica e l’attesa di soluzioni tecnologiche miracolistiche che risolvano rapidamente il problema, con una scissione percepita (e inesistente) tra tecnologia e scienza che è uno dei preoccupanti elementi culturali del nostro tempo.
Rosy Russo, fondatrice di Parole O_Stili, ha commentato: «Ho negli occhi le scene del fango che ha devastato in questi giorni l’Emilia Romagna e, anche per questo, dobbiamo continuare ad alimentare la nostra coscienza verde. In queste ore gli under 25 ci stanno dando una lezione di coerenza, rimboccandosi generosamente le maniche per spalare fango con il trasporto e la passione che è propria della loro età.
Al di là delle divisioni generazionali dobbiamo guardare tutti nella stessa direzione, quella del futuro. Questo momento lo abbiamo immaginato proprio per mettere in dialogo generazioni diverse accomunate da un problema condiviso: il rispetto per l’ambiente».
